00:00 19 Novembre 2013

Ancora tanta PIOGGIA in arrivo sull’Italia: guardate le mappe!

Impressionante la sequenza delle precipitazioni attese per i prossimi giorni.

Che l’Italia sarebbe diventata per novembre un "pozzo depressionario" l’avevamo annunciato da tempo, così come era stato detto che ci sarebbe stato spazio purtroppo per potenziali episodi alluvionali. 

Ora parlano i fatti. E le depressioni continueranno a formarsi anche nei prossimi giorni, almeno sino al week-end. Nelle prossime ore sarà ancora a rischio di forti temporali la Sardegna, specie Gallura e Barbagia, con accumuli anche rilevanti e ulteriori disagi per la popolazione. 

I temporali poi nella serata e nella notte su mercoledì piomberanno sulla costa laziale e poi nell’immediato entroterra, investendo anche la Capitale. Mercoledì mattina ritroveremo il nucleo precipitativo sardo ormai in azione su gran parte del centro e in movimento rapido verso levante. 

Nel frattempo aria fresca ed instabile raggiungerà anche il basso Tirreno, attivando nuovi nuclei temporaleschi intensi sulla Calabria. Anche al nord-ovest si attiverà un nuovo mulinello depressionario, dispensatore di rovesci.

La situazione però sarà destinata ad aggravarsi ulteriormente tra giovedì e la mattinata di venerdì, quando aria fredda penetrerà dalla valle del Rodano congiuntamente ad una nuova bobina depressionaria, in grado di dispensare maltempo un po’ ovunque, anche di tipo invernale sulle Alpi e sul nord-ovest, dove la quota neve calerà sin verso i 700m, anche a quote inferiori in caso di rovesci particolarmente intensi sul Piemonte, l’Appennino ligure e l’ovest Lombardia.

Venerdì pomeriggio ci sarà una breve tregua, subito seguito da una nuova fase di maltempo nella giornata di sabato, in virtù di un minimo depressionario al suolo che risalirà tutta la Penisola, recando ulteriori piogge abbondanti, sia pure in un contesto termico di nuovo più mite sino a domenica per l’ennesimo richiamo di correnti sciroccali. 

Naturalmente tutte queste mappe suggeriscono nuovi rischi alluvionali sul territorio, laddove l’orografia esalterà le precipitazioni e nelle aree a maggior rischio di dissesto idrogeologico. Da mettere sempre in conto temporali marittimi autorigeneranti, che i modelli non riescono sempre ad inquadrare nell’economia delle precipitazioni.

 

Autore : Alessio Grosso