00:00 5 Febbraio 2005

“L’anonalia è sempre relativa…” I lettori domandano, noi rispondiamo

I lettori ci pongono sempre interrogativi interessanti, MeteoLive vi risponde volentieri

Domanda e considerazioni:
Si sente parlare tanto di anticiclone anomalo, inverni diversi dal solito, inverni diversi da quelli di una volta ecc. Ebbene è innegabile che il quadro barico prevalente in inverno sia mutato da 20-25 anni fa.
Ora però la considerazione che vorrei fare io è che l’Italia ha una configurazione geografica ed orografica, strana e molto influente su il tipo di clima che si può venire a creare.

Se noi rimpiangiamo il clima invernale degli anni ’50-’60, posso essere anche concordare che il clima sia peggiorato poichè all’ epoca si alternavano fronti da Nw che portavano pioggia e neve al Centro sud, a fronti da SW che portavano piogge e neve al nord e sulle Alpi ed ogni tanto irruzioni da Est che accontentavano un pò tutti(anche allora succedevano però situazioni simili a quella della settimana passata ed a esempio porto l’irruzione fredda del febbraio 1965 e del Marzo 1971 con gran gelo e neve a Roma e niente in Toscana e al Nord; però, gli ultimi inverni non sono stati poi così male, tanto è che l’anno passato a Bologna e Padova è nevicato moltissimo e queste città sono al Nord…Qui in toscana la nevicata del 29 gennaio 2004 è storica da paragonare a quelle del 1991 o del 1996.

Gli appennini stanno vivendo anni molto positivi che negli anni ’70 si sognavano…perchè è bene mettere in chiaro una cosa, se per vedere fare 50 cm a Milano da Firenze in giù dobbiamo avere temperature sui 12-13 gradi a Febbraio e pioggia sino a 1800m come ad esempio accadde nel Febbraio 1978 preferisco di gran lunga il tempo attuale che ha portato nevicate storiche sull’Adriatico e pur non essendo favoriti anche la neve in buona parte della Toscana con accumuli modesti.

Qui con tempo atlantico che magari fa si che nevichi abbondantemente al NW e sulle ALpi, non cade nulla che non sia pioggia anche a 1500-1600 metri. Per l’Italia non esiste una situazione che accontenti tutti e dobbiamo accontentarci tutti, anche quando in pieno inverno ci tocca un bel anticiclone Sub-Tropicale sulla testa ho visto analizzando le carte di 40-50 anni fa venivano anche allora basti guardare le carte del Gennaio 1955 o del Dicembre 1953, per non parlare poi degli anni ’70 che tranne l’episodio del Genn’79 e del Genn’76 furono miti ovunque e si vede dalle carte.

La domanda che volevo farvi è quindi questa: per accontentare tutti almeno in parte quali configurazioni bariche dobbiamo avere se è possibile che questo succeda?

Saluti cordiali alla radazione, aspettando una risposta.
Tommaso Martelli

Caro Signor Martelli,
lei ha ragione ma solo relativamente. E’ vero che anche in passato vi furono stagione invernali comandate dall’anticiclone subtropicale, è vero che gli anni 70 non furono certamente gelidi su tutto il Paese, ma il trentennio 50-80 è comunque risultato mediamente molto più freddo e con precipitazioni più costanti e regolarmente distribuite rispetto agli ultimi 25 anni. E’ vero che fa piacere vedere gli Appennini abbondantemente innevati, è vero che per gran parte del centro-sud si è appena vissuta una sorta di “apocalisse bianca”, ma è l’inceppamento del meccanismo NAO a preoccupare. Manca insomma l’alternanza delle correnti e fa mediamente più caldo. Qui non è una questione di tifo: neve a Milano, neve a Caserta o a Siena, qui ad essere a rischio c’è l’integrità dei nostri ghiacciai, patrimonio importantissimo, il cui inesorabile ritiro porterebbe inevitabilmente, con il passare degli anni, a problemi di approvigionamento idrico, alla crisi delle centrali idroelettriche, a modifiche notevoli dell’ecosistema alpino. Non è solo l’inverno il problema per il nord, dove i lunghi periodi asciutti sono quasi la norma, (sia pure non per 80 giorni) ma quello che preoccupa ultimamente è l’estensione delle fasi asciutte anche ai periodi primaverili ed autunnali. Ad accontentare tutti, per rispondere alla sua domanda, basterebbe un ritorno in grande stile dell’anticiclone russo, ma non per due giorni, ma, a fasi alterne, almeno per 3 settimane, con depressioni nell’area mediterranea in grado di dispensare neve un po’ per tutti. Personalmente la vedo dura, ma la speranza rimane…
Alessio Grosso, CR, MeteoLive
Autore : Redazione