00:00 24 Aprile 2015

GROENLANDIA: “non si può affermare che i ghiacciai della regione fondano a causa dell’aumento di temperatura indotto dalla CO2”

E’ ciò che emerge da uno studio di 3 scienziati nord-americani - pubblicato dal Geophysical Research Letters - che hanno analizzato e messo a confronto le temperature in Groenlandia nei due decenni 1920-1930 e 1995-2005.

La Groenlandia non se la passa poi così male. Gli aumenti delle temperature nei due decenni presi in esame (1920-1930 e 1995-2005) infatti, sono di una grandezza similare, ma il tasso di riscaldamento nel periodo 1920-1930 è stato addirittura del 50% più alto rispetto al periodo 1995-2005.

Lo studio – “Greenland Warming of 1920-1930 and 1995-2005” – è stato condotto dagli scienziati Petr Chylek e M.K Dubey, del Laboratorio nazionale di Los Alamos, e G.Lesins (Dalhousie University, Halifax).

Esso dimostra che l’attuale periodo di riscaldamento non è affatto una novità nella storia anche recente della Groenlandia, tanto che tutti i decenni dal 1915 al 1965 hanno registrato temperature più calde delle attuali almeno nelle coste sud-occidentali e sud-orientali.

Non solo: malgrado si faccia un gran parlare dello scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia, la massa glaciale appare in realtà stabile se non addirittura in crescita.

Rispondendo alla domanda se l’attuale aumento della temperatura è addebitabile alle emissioni provocate dalle attività umane, la risposta dello studio è un deciso no.

“Sebbene ci sia un considerevole aumento della temperatura durante l’ultimo decennio considerato, cioè quello tra il 1995 ed il 2005, un aumento simile e a un tasso più veloce si è registrato nella prima parte del XX secolo (1920-1930) quando l’anidride carbonica o altri gas serra non potevano esserne la causa. Il riscaldamento della Groenlandia tra il 1920 e il 1930 dimostra che un’alta concentrazione di anidride carbonica e di altri gas serra non è una condizione necessaria per provocare aumenti di temperatura”.

In realtà nell’ultimo decennio la causa potrebbe essere ricercata nell’attività solare o nei cambiamenti di temperatura nelle acque di superficie dell’oceano tropicale.

La conclusione per Dubey è che “non c’è alcuna evidenza per affermare che i ghiacciai della Groenlandia si stiano sciogliendo a causa dell’aumento di temperatura provocato da un’aumentata concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera”.

Autore : Report di Alessio Grosso