00:00 17 Dicembre 2008

NEVE RECORD, in Piemonte ora è allerta valanghe

Stracciati record trentennali di accumuli precipitativi su gran parte della regione. Ancora isolate numerose località di montagna, fiumi esondati. Ora si spera nell'alta pressione

Mai fu così tanto desiderato l’arrivo dell’alta pressione come in questi giorni. Il peggio sembra essere passato ma la situazione che si presenta sulle montagne piemontesi ha ancora dell’eccezionale. In sole 24 ore a quote superiori agli 800 metri sono caduti mediamente 120 centimetri di neve fresca. Il tutto naturalmente sopra le abbondanti precipitazioni dei giorni precedenti.

L’atmosfera che si respira lassù è irreale, tutto è intrappolato in una morsa bianca che dagli anni ’30 non si presentava con uno spessore così imponente. In alcune località in quota poste sottovento sono andati accumulandosi fino a 4 metri di neve.

Naturalmente è altissimo il pericolo di valanghe. Molte sono già precipitate a valle ma si prevede che saranno le prossime ore quelle più critiche. Sono rimaste per lungo tempo isolate le valli Anzasca, Orco, Soana, Cenischia e Chisone. Un serie di valanghe ha interrotto la viabilità anche lungo la SS21 della valle Stura e la località di Demonte risulta raggiungibile solo solo attraverso la vecchia strada militare.

Situazione analoga nelle adiacenti valli del cuneese, dove diverse valanghe hanno messo in pericolo perfino alcuni centri abitati. Trenta villeggianti torinesi e liguri lunedì sera sono stati fatti evacuare da otto condomini che, secondo il piano di sicurezza della Regione Piemonte e della Protezione civile, si trovano sotto il pericoloso tiro delle valanghe. Sono ancora ospitati all’hotel Marguareis di Limone Piemonte.

Situazione di quasi totale isolamento per quest’ultima località e in tutta la Valle Vermenagna: ancora senza corrente elettrica il paese di Limonetto. Limone è raggiungibile ma con estrema difficoltà, grazie all’ininterrotto lavoro di sgombero da parte dei mezzi operativi.

Completamente bloccati tutti i valichi cuneesi con la Liguria e con la Francia. Difficili i collegamenti altrove, compresi quelli attraverso il tunnel del Monte Bianco, dove tuttavia la situazione sta tornando lentamente alla normalità. Chiuso il Passo del Sempione per circa 2 metri e mezzo di neve che ricopre la carreggiata. La linea ferroviaria tra Limone Piemonte e Ventimiglia è rimasta bloccata fino alla tarda mattinata di martedì e i convogli hanno accumulato ritardi anche di due ore.

Ancora molte famiglie sono senza luce o isolati telefonicamente nel cuneese a causa di cavi pericolanti o tralicci danneggiati dall’eccezionale massa di neve. I sindaci di alcuni comuni hanno ordinato lo sgombero della neve dai tetti degli edifici. Oggi, mercoledì, molte scuole rimarranno chiuse.

Al momento la situazione delle precipitazioni si avvia verso una lenta attenuazione. Per i prossimi giorni sulla regione è previsto un deciso miglioramento, tuttavia ci vorranno molti giorni affinchè il manto nevoso si consolidi. Rimarrà ancora molto alto pertanto il pericolo di valanghe, e la certezza di un bianco, bianchissimo Natale.
Autore : Luca Angelini