00:00 8 Maggio 2003

Aprile 2003 nel Veneto ai raggi X

Commento sul mese di aprile 2003 nel Veneto con particolare riferimento al Bellunese.

Commento generale

Questo mese è risultato in complesso meno piovoso del normale e allineato con le medie di riferimento per quanto riguarda le temperature.
Iniziato con un marcato episodio di maltempo nei giorni 2 e 3, che ha posto fine ad un periodo di siccità durato 70 giorni, l’aprile 2003 è proseguito all’insegna della consueta variabilità che ha sempre contraddistinto il mese centrale della primavera, palesando i soliti episodi di recrudescenza invernale, con il ritorno del freddo e della neve a quote basse dal 6 al 10, i primi caldi pre-estivi nella seconda metà del mese ed i primi fenomeni temporaleschi il 22 ed il 23.
Le temperature medie mensili sono state normali, risultato di una compensazione delle numerose giornate fredde nei primi 12 giorni e delle frequenti giornate piuttosto calde dal giorno 13 in poi.
L’ondata di freddo culminata nei giorni 7 ed 8 è da classificare come eccezionale per il mese di aprile, con valori termici tipici di un’ondata di gelo invernale.
Le precipitazioni totali del mese sono risultate inferiori alla norma, con scarti quasi ovunque compresi fra il 30 ed il 60%. In effetti, dopo le abbondanti precipitazioni all’inizio del mese, specie sulla parte bassa della provincia (40-80 mm di pioggia), i successivi episodi di maltempo hanno prodotto precipitazioni deboli o molto deboli. In tutto si sono contati 10-11 giorni piovosi sul settore meridionale della provincia e 6-8 su quello settentrionale.
Degne di nota sono state le abbondanti nevicate sulla fascia prealpina dei giorni 2 e 3, quando la neve è caduta oltre i 600-800 m, con 70 cm di neve fresca in Faverghera (Nevegal) e 60 cm a Pian Cansiglio.
Di questo mese sono inoltre da ricordare: il vento forte da nord a Quero e a Ponte nelle Alpi il giorno 2, con raffiche di 60-70 km/h, le tempeste di vento in alta quota dei giorni 5 e 6, con raffiche di ben 117 km/h sul Faloria e 113 km/h sulla Marmolada (qui velocità media 50 km/h) e le raffiche localmente dannose anche nelle valli, con punte di 75 km/h a Cortina, 68 a Villanova, 62 a Sappada. Da ricordare anche le temperature minime di -26°C sulla Marmolada, -19°C al Passo Campolongo, -17°C a Pian Cansiglio e -10°C a Paludi d’Alpago nei giorni 7 e 8, con una sensazione di freddo (effetto wind-chill) di -40°C sulla Marmolada per effetto del vento, nonché la persistenza di valori termici quasi sempre sotto lo zero per 4 giorni consecutivi ad Arabba dal 7 al 10. Da segnalare, infine, le forti brezze pomeridiane a fine mese (46 km/h a Valle di Cadore) ed il vento fortissimo sulla Marmolada il giorno 30, con velocità meda giornaliera di 53 km/h e punta massima di 130 km/h.
Complessivamente si sono avuti 9 giorni di bel tempo, 15 di variabilità e 6 giorni di maltempo.
Autore : Bruno Renon