00:00 20 Novembre 2008

A tutta neve, quale sarà il momento più favorevole per vedere i fiocchi bianchi?

Il freddo arriverà ad ondate successive e con esso anche gli impulsi nuvolosi forieri delle nevicate principali. Focalizziamo l'attenzione sui momenti cruciali dell'evento.

Freddo sì ma non sarà tutto e solo neve. In altre parole, pur confermato l’impianto atmosferico e precipitativo delineato nei nostri precedenti interventi, non dovremo attenderci tre giorni di inferno bianco. Con l’ausilio delle ultimissime elaborazioni forniteci dai nostri modelli cerchamo di fissare i punti cardine di quanto avverrà da qui a dopo il weekend.

SETTORE ALPINO: primi fiocchi nella notte su venerdì lungo i versanti esteri e le creste di confine. La quota iniziale sarà posta tra 1000 e 1200m ma, dopo una prima stabilizzazione, tenderà rapidamente a scendere nella sera di venerdì. L’Alto Adige sarà la prima regione a vedere i fiocchi fin sui fondovalle delle zone più settentrionali, in particolare la Venosta, Aurina e Pusteria.

Seguiranno sabato anche i settori retici lombardi e a ruota la val Formazza e l’alta valle d’Aosta, con le valli Ferret e Veny in attesa degli accumuli maggiori. A tratti interessati dalle bufere di neve anche i crinali delle Alpi Carniche e Giulie. Domenica situazione invariata con neve fino in pianura su Svizzera e Austria, ma anche lungo i fondovalle sopra citati. Qualche fiocco portato da nord alternato a rasserenamenti anche sull’alta val d’Ossola, settore orobico e Dolomiti. Prealpi e settore dolomitico potrebbero finire sotto temporanee spolverate nella notte su lunedì a quote poste intorno i 400-600m.

SETTORE APPENNINICO: primi fiocchi in Appennino lungo il trangolo di confine tra Umbria, Marche e Abruzzo nella mattina di sabato a quote poste intorno a 700-900m. Tutto poi si attenua e si trasferisce al sud. Nella notte su domenica fiocchi fino a 500-600m sulla Basilicata, tra 700-800m sulla Sila. Spruzzate anche sui rilievi garganici.

Domenica sera ancora i rilievi pugliesi, lucani e calabresi interessati da nevicate intorno a 500-700m, mentre alla carrellata si aggiungeranno forse anche le cime più elevate dei monti Nebrodi, Peloritani, Madonie, mentre nella zona etnea i fiocchi si attesteranno oltre i 1200-1300m ma con quota neve in lento rialzo fin verso i 1600m nella notte su lunedì.

E lunedì ecco l’ora dell’Appennino centro-settentrionale: fiocchi bianchi sul settore dell’estremo Levante ligure, su quelli tosco-emiliani, su quello umbro-marchigiano e a ruota su quelli laziali-abruzzesi e molisani (i più battuti). La quota media si stabilirà inizialmente intorno 400-500m ma tenderà a risalire gradualmente fino a 800m sull’Appennino settentrionale, da 600 a 900-1100m su quello centrale e da 800 a 1200-1300m su quello meridionale. Tutto si trasferisce in serata al sud dove però verranno ricoperte di bianco solo le località molisane e calabro-lucane poste oltre i 1000-1400m.

Per la giornata di martedì nuove sorprese bianche potrebbero questa volta concentrarsi a quote prossime al piano sull’Emilia e probabilmente anche su bassa Lombardia e basso Piemonte. Vi terremo tempestivamente informati sull’evolversi della situazione. Non mancate di seguire i nostri prossimi aggiornamenti.
Autore : Luca Angelini