00:00 14 Gennaio 2003

1985: che anno!

Un evento climatico forse irripetibile a Firenze

GENNAIO 1985.
Credo che lo ricorderò per sempre.

Per Firenze fu un inverno memorabile, come pure per altre città, ma vedere l’Arno completamente ghiacciato dava l’impressione più di essere in una città nordica tipo Varsavia e l’Arno sembrava più il fiume Vistola, incredibile assolutamente incredibile!!!!

Oltretutto il ghiaccio aveva uno spessore notevole capace di sopportare tranquillamente il peso di una persona, fu e credo rimarrà un ricordo più simile ad un sogno che alla realtà.

Ricordo che ero sempre fuori camminavo per la città con quel freddo pungente, asciutto, il cielo era terso, ricordava più un paesaggio siberiano che la classica bella città toscana.

Ogni minuto controllavo la temperatura del mio termometro: sembravo pazzo. Ricordo che vicino a casa mia c’era una vecchia fabbrica che adesso ha lasciato il posto ad un grande centro commerciale, aveva gli scarichi delle grondaie completamente avvolti da un grosso spessore di ghiaccio, sembravano grosse stalattiti, la temperatura era costantemente, sia di giorno che di notte, sotto lo zero.
Nel giorno più freddo la temperatura tocco i -23° all’alba con la massima che non riusci’ a superare i -10°C, temperature inusuali per qualsiasi luogo della nostra bella Italia, figuriamoci per una città come Firenze che certamente può avere delle belle “puntate” a -9° -10°C ma niente di più.

Anche i disagi che naturalmente un freddo del genere apportava, come la neve, il ghiaccio, tubature dell’acqua saltate, le piante di ulivi della campagna fiorentina completamente seccate (sappiamo tutti il danno che quell’inverno apportò all’economia di chi produceva olio in Toscana) ecc.. nel mio cervello malato ( tanto per farvi un esempio da bambino nelle giornate d’inverno tiravo secchiate di acqua calda fuori dalla finestra del bagno per fare la nebbia , provocando le ire di mio padre che si vedeva arrivare bollette da capogiro) erano emozioni vere, che solo un pazzo scatenato come me di meteorologia può capire e comprendere.
Autore : Graziano Bartolozzi