00:00 24 Dicembre 2015

Una virata parziale anche dal modello europeo: le novità in breve

Uno sguardo alla previsione emessa dal centro di calcolo europeo: mette anch'essa in evidenza un disturbo alla circolazione zonale sull'Europa. Vediamo nel dettaglio.

Anche l’ultimo aggiornamento del modello europeo mette in luce un’onda anticiclonica abbastanza importante sull’Europa tra la fine del dicembre 2015 e l’esordio del gennaio 2016. Riteniamo giusto informarvi di questa variante previsionale, poichè abbiamo quest’oggi ambo i modelli più performanti, allineati su di una visione comune nel prevedere l’evoluzione futura del tempo atmosferico.

In termini pratici gli effetti sarebbero ovviamente diversi; nella fattispecie, focalizzando la nostra attenzione sulla previsione del modello europeo, possiamo mettere in luce la strutturazione di un’attività d’onda assai pronunciata, un’azione di disturbo che scaraventerebbe senza troppi complimenti, una massa d’aria calda sull’Europa settentrionale, con particolare riferimento alla Penisola Scandinava. Da qui prenderebbe il via un sensibile raffreddamento del comparto russo, comprensivo dei settori orientali europei.

L’entità di tale raffreddamento è ancora difficile da stabilire ma poichè in questo inverno il Vortice Polare presenta al suo interno temperature di grande gelo, sarebbe lecito aspettarsi una diminuzione sensibile delle temperature nelle zone direttamente investite da tali masse d’aria che avrebbero pertanto un movimento antizonale, "circumnavigando" l’anticiclone lungo il suo bordo più orientale e meridionale. 

Da qui nascono le speranze per il nostro inverno; qualora il blocking istituito dall’alta pressione dovesse risultare particolarmente coriaceo, l’ulteriore approfondirsi dell’onda altopressoria potrebbe dirottare l’aria gelida sino ai settori centrali del Mediterraneo e dell’Europa con conseguenze tutte da valutare. Trattasi ancora di un’evoluzione considerabile come "marginale" ma degna di menzione. 

Seguite le news. 

Autore : William Demasi