00:00 13 Novembre 2014

Previsioni meteo inverno 2014-2015: ancora tanta neve sulle Alpi e…

AGGIORNAMENTO di metà novembre! Tutte le opzioni possibili in un linguaggio comprensibile anche al grande pubblico.

La stagione invernale 2014-2015 potrebbe seguire a grandi linee l’andamento della stagione 2008-2009 per quando riguarda l’abbondanza delle nevicate sul settore alpino, dunque subito dietro l’eccezionale annata nevosa 2013-2014.

Questo ci dice subito che l’inverno che ci accingiamo a vivere potrebbe ancora risentire di un notevole apporto di sistemi perturbati atlantici in un contesto relativamente mite, ma comunque un po’ più freddo rispetto alla scorsa stagione, in quanto a tratti, a rendere più invernale il clima potrebbero intervenire moderate irruzioni di aria fredda dai quadranti nord-orientali sul bacino centrale del Mediterraneo, determinando nevicate sino a quote collinari al centro-sud e preparando il terreno per qualche nevicata sino in pianura al nord.

Queste incursioni potrebbero spezzare la monotonia del flusso perturbato atlantico, rendendo la stagione più interessante e più vicina all’inverno che all’eterno autunno. A livello trimestrale le temperature dovrebbero risultare leggermente superiori alla media, con gennaio mese più freddo del trimestre.

Anche senza incursioni da nord-est, le correnti atlantiche assumeranno una traiettoria sufficientemente nord-occidentale da assicurare un apporto di aria fredda di origine artica marittima da determinare nevicate a bassa quota al nord, specie ad ovest, e magari anche sulla Toscana, specie qualora intervenissero episodi di vento da nord secco, seguiti da un richiamo di venti umidi di Libeccio.

A tratti potrebbero verificarsi brevi fasi di stasi anticiclonica, ma le alte pressioni tenderanno a portarsi spesso in sede scandinava: per questo motivo potranno rendersi possibili almeno 1-2 episodi di interazione tra le masse fredde in arrivo da nord-est e quelle miti da sud est in risalita dal Mediterraneo con nevicate in pianura al nord.

Solo in caso di strat-warming importante in sede stratosferica durante il mese di gennaio, con risvolti in troposfera e conseguente divisione del vortice polare in tronconi, di cui uno diretto verso l’est europeo, potrebbero verificarsi situazioni di gelo e neve come quelle prospettate qui a fianco, ma che al momento risultano di bassa attendibilità.

Dunque una stagione invernale non fredda ma con almeno 1-2 episodi di freddo vero, ma non propriamente mite e con abbondanza di neve in montagna, specie sulle Alpi, solo in parte sugli Appennini, con un po’ di neve anche in pianura anche al nord, in collina al centro-sud.

Si tratta ovviamente di una proiezione di massima del team di MeteoLive, che dovrà essere rivisitata alla luce dei prossimi aggiornamenti dei vari indici teleconnettivi e del particolare andamento "sul campo" del vortice polare e delle correnti prevalenti.

 

Autore : Alessio Grosso