00:00 26 Aprile 2013

Previsioni meteo autunno 2013: aggiornamento

Con settembre l'estate batterà rapidamente in ritirata, l'ottobre potrebbe risultare molto piovoso e fresco, il novembre più stabile.

Dopo un agosto che si prospetterebbe ben soleggiato e caldo, ci penserebbe il settembre a spegnere gli ardori dell’estate, e in modo anche decisamente rapido.

Il crollo pressorio sul Mediterraneo centrale favorirebbe l’ingresso di numerose saccature atlantiche con piogge e temporali in grado di scacciar via la calura e di chiudere con l’estate di serie A, ma probabilmente anche con quella di serie B, perchè la stagione non si riprenderebbe più. 

Le precipitazioni inizialmente insisterebbero soprattutto tra Toscana e Triveneto, per poi coinvolgere un po’ tutto il nord e il centro sino a Campania e Sardegna.

Un po’ com’è accaduto nella stagione 2011-2012, l’autunno insomma partirebbe in quarta senza fermarsi più.

Lo si nota chiaramente dalle mappe che vi postiamo, che non annunciano nulla di buono sino ad ottobre, altro mese che parrebbe votato all’instabilità, per non dire al maltempo costante, con una profonda ferita nel cuore del Mediterraneo e l’alta pressione ormai incapace di opporsi alle scorribande dell’aria fredda.

Certo, in seno ai movimento delle correnti atlantiche, non mancherà qualche breve momento soleggiato, mite e gradevole, ma senza un vero anticiclone in grado di opporsi al trenino di onde perturbate in arrivo da ovest, sarà molto difficile pensare ad una stabilizzazione duratura del tempo.

Molto meglio invece si potrebbe presentare il novembre: guardate voi stessi dalla mappa qui a fianco cosa potrebbe accadere: l’anticiclone delle Azzorre spingerebbe un promontorio di quelli tosti sull’Europa mediterranea e l’aria fredda sarebbe costretta a compiere un largo giro prima di raggiungere il nostro Paese, coinvolgendo in modo peraltro abbastanza marginale solo le regioni adriatiche e meridionali.

Le temperature risulterebbero relativamente miti al nord e sui versanti centrali tirrenici, nebbie permettendo, un po’ più basse altrove, con qualche episodio di instabilità anche rilevante sui mari del sud e nelle aree prossime ai litorali.

Ricordiamo ai nostri lettori che si tratta di TENDENZE elaborate da un potente modello sperimentale che rielabora milioni di dati provenienti da tutto il mondo e che pur ottenendo negli ultimi tempi dei risultati progressivamente migliori, sono previsioni che hanno un’affidabilità stimabile intorno al 60%, cioè vicina a quella di una previsione a 6/8 giorni.
 

Autore : Alessio Grosso