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Medio e lungo termine: forte raffreddamento dell'Europa orientale

Nei prossimi giorni l'Europa orientale sarà alle prese con un forte raffreddamento della temperatura portato da masse d'aria direttamente prelevate dal Vortice Polare. Ecco cosa dobbiamo attenderci.

In primo piano - 25 Dicembre 2015, ore 19.00

Dopo un periodo durato quasi due mesi nel quale l'unica dinamica prevalente a livello europeo è stata quella portata dai venti occidentali, le previsioni in nostro possesso mettono finalmente in luce un cambiamento della circolazione generale atmosferica che porterà conseguenze abbastanza importanti sul tempo europeo. Sperimenteremo la la strutturazione di un'onda di calore piuttosto pronunciata che, senza troppi scrupoli, sarà responsabile di un'azione abbastanza importante di disturbo del Vortice Polare. 

Il nodo focale su cui si dibattono i modelli riguarda pertanto il comportamento acquistato da quest'onda, le cui caratteristiche saranno di fondamentale importanza nella comprensione dei protagonisti della scena atmosferica italiana tra la fine della mensilità dicembrina e l'esordio del nuovo anno. Il centro di calcolo americano e la controparte europea sono ormai abbastanza concordi nel prevedere un'onda anticiclonica troppo sbilanciata verso i settori centrali d'Europa. Tale situazione porterebbe ad una discesa importante d'aria gelida che riguarderebbe i soli settori balcanici ed il medio-oriente, senza interessare direttamente il nostro Paese e l'Europa centrale che si ritroverebbero a metà strada tra il subire le conseguenze della sopraccitata circolazione e l'avvezione d'aria umida ed instabile oceanica sull'ovest Europa.

Esiste poi tutto un mondo a parte, quello dei centri di calcolo definiti "minori", tra i quali segnaliamo il canadese GEM e l'inglese UKMO che questa sera, nei loro ultimi aggiornamenti, mettono in evidenza la realizzazione oseremo dire "completa" del pattern di scand positivo che in questo caso sarebbe in grado di trascinare parte di quest'aria gelida verso il nostro Paese entro la fine dell'anno. La partita rimane quindi ancora aperta. Al momento l'ipotesi che noi riteniamo più probabile, porterebbe tali masse d'aria verso i settori orientali europei senza colpo ferire sull'Italia ma in tal senso l'aggiornamento serale del modello europeo potrebbe regalare qualche indicazione in più, soprattutto considerato il viraggio all'ultimo minuto dei due modelli minori GEM ed UKMO. 

Seguite gli aggiornamenti. 


Autore : William Demasi

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