00:00 20 Novembre 2014

Ecco perche l’inverno potrebbe aver difficoltà ad imporsi sull’Europa

Un cenno alla situazione sinottica prevista in queste settimane alla luce di un probabile surriscaldamento stratosferico in prossimità della regione canadese. Questa azione di disturbo a carico del Vortice Polare potrebbe traghettarci verso una fase atmosferica che avrebbe come protagonista principale IL FLUSSO PERTURBATO NORD-ATLANTICO, foriero di frequenti precipitazioni ,ma carente nel freddo alle basse quote.

Il punto della situazione.

Dopo diverse giornate caratterizzate da tempo perturbato, la provvidenziale distensione anticiclonica dai settori occidentali dell’Europa in direzione del Mediterraneo centrale, determina una parentesi prolungata di stabilità atmosferica. Sarà una buona occasione che permetterà ai nostri terreni di drenare almeno in parte l’acqua caduta in abbondanza nel corso di questo autunno 2014.

Giunti ormai prossimi alla mensilità dicembrina, gli occhi sono puntati alle prime mosse del Generale Inverno, la speranza di molti sarebbe quella d’avere una stagione invernale DIVERSA rispetto a quella trascorsa, che sappia quindi dispensare nevicate non solo in montagna, ma anche sulle aree pianeggianti, regalando atmosfere invernali anche alle basse quote.

In arrivo pattern di Canadian Warming nel breve termine?

Dagli ultimissimi aggiornamenti sugli indici teleconnettivi, giungono purtroppo cattive notizie sull’esordio della stagione invernale sul continente europeo, soprattutto per quanto riguarda la mensilità dicembrina. Un surriscaldamento stratosferico polare in sede canadese (Canadian Warming) potrebbe prolungare una fase circolatoria nord-atlantica più di quanto preventivato inizialmente, tenendo a bada l’influenza delle correnti fredde continentali che resterebbero ben lontane dall’Europa occidentale, limitandosi ad influenzare i settori posti AD EST dei monti Urali.

Come mai l’inverno europeo latita?

Il problema principale che può spiegare la reiterata difficoltà d’avere configurazioni invernali in ambito europeo è di natura puramente sinottica. L’eccessiva ingerenza nord-atlantica in direzione dell’Europa occidentale, avrebbe una forte influenza anche sullo stato del tempo a livello italiano e mediterraneo. La mancanza dell’anticiclone sull’oceano Atlantico, permette così alle correnti temperate oceaniche di scorrazzare sul nostro continente senza eccessivi intoppi. Il flusso nord-atlantico derivato da un Canadian Warming in questo caso non salverebbe la stagione ma rischierebbe soltanto di tramutare il nostro inverno in un eterno autunno, ne più ne meno dell’anno scorso e sul quale già appaiono delle analogie.

Per smorzare un po’ i toni pessimistici di questo discorso, possiamo chiamare in causa il grande innevamento che a differenza dello scorso anno, caratterizza le steppe euroasiatiche sino a due passi dall’Europa propriamente definita "occidentale". Si tratta di un dettaglio da non trascurare in quanto più volte nel passato risultò fondamentale il precoce raffreddamento delle steppe euroasiatiche nel facilitare la creazione delle dinamiche invernali sul nostro lembo di terra, dopotutto non siamo nemmeno ancora a dicembre, molte cose possono ancora cambiare.

Autore : William Demasi