Meteo a 15 giorni: sempre freddo sino a venerdì 20 gennaio, poi?
L'inverno ha risposto alla chiamata dopo 3 anni di silenzio. Gennaio sfornerà una seconda ondata di freddo per la metà del mese. Cosa ci aspetta subito dopo?
Il picco della nuova irruzione fredda dovrebbe farsi "apprezzare" tra mercoledì 18 o giovedì 19 al nord e al centro. In questa fase il nord dovrebbe sperimentare anche qualche spruzzata di neve, più insistente sull’Emilia-Romagna, ma soprattutto raggelarsi dalla Liguria alle Alpi con temperature che nelle zone interne a stento saliranno sopra lo zero anche nelle ore centrali del giorno.
Il freddo al centro sarà meno severo ma qui la presenza di una circolazione depressionaria potrebbe favorire nevicate sin sulle coste su Marche ed Abruzzo, mentre non è ancora chiaro se la formazione di un minimo secondario al suolo sul Tirreno potrà regalare qualche fiocco anche alla Capitale.
La zona più perturbata risulterà il meridione, dove però giungerà solo un parte dell’aria artica e le precipitazioni sotto le quote collinari si presenteranno spesso piovose.
La fase fredda andrà lentamente esaurendosi da venerdì 20 dicembre ma qui c’è da capire se la presenza della radice subtropicale dell’anticiclone delle Azzorre inibirà ancora una volta il tentativo di INTERAZIONE dell’Atlantico con l’aria polare continentale affluita sul nostro territorio, oppure se vi sarà una penetrazione da ovest sufficiente a portare neve generosa anche al nord e inizialmente anche sulle zone interne delle regioni centrali tirreniche.
La media degli scenari del modello americano prevede proprio la penetrazione graduale delle correnti umide da ovest intorno a domenica 22 con scorrimento sullo strato freddo ancora presente soprattutto al nord e possibili nevicate.
Si tratta comunque di uno scenario ancora lontano e fumoso. In ogni caso le probabilità di un intervento delle correnti da ovest dopo questa seconda fase fredda è statisticamente e scientificamente probabile; la stagione però se prende una piega solitamente tende a mantenerla e dunque aspettiamoci nuovi scambi meridiani di calore importanti entro la fine del mese.
Cosa significa? Altri possibili affondi perturbati freddi nell’area mediterranea entro fine gennaio.
Autore : Alessio Grosso