00:00 22 Gennaio 2017

MODELLO EUROPEO: ancora qualche giorno in compagnia dell’aria fredda continentale, poi…

Almeno sino a venerdì 27 gennaio sembrano prospettarsi condizioni di tempo abbastanza incerte, nelle quali saranno ancora le circolazioni d'aria fredda continentale a dettar legge sulla scena. Un rinforzo delle correnti occidentali si manifesterà sull'Europa negli ultimissimi giorni di gennaio, con conseguenze ancora da valutare.

Quest’ultima decade di gennaio sarà caratterizzata da un rinforzo graduale delle correnti occidentali oceaniche sul nostro continente; ormai da molti giorni l’Europa centrale e meridionale viene interessata da una circolazione di venti artico-continentali che hanno oltremodo raffreddato le temperature sugli strati prossimi al suolo. Frequenti condizioni depressionarie interessano tuttora il bacino del Mediterraneo, laddove queste masse d’aria fredda tendono in parte a confluire, regalando ancora una temperatura degna dell’inverno su molte delle nostre regioni italiane.

Il rinforzo di una nuova circolazione di venti occidentali, sarà anticipato da quello che appare come un vero e proprio tentativo di "interazione" tra le masse d’aria fredda di origine continentale e le masse d’aria umida di origine oceanica, laddove queste ultime tenteranno ancora una volta di organizzare una figura depressionaria rivolta alla fascia delle medie latitudini.

Tale figura verrà tuttavia "tranciata" sul nascere a causa dell’intensificazione della corrente a getto zonale. Verrà così interrotto l’apporto d’aria fredda diretta a quest’ultima struttura che di conseguenza non riuscirà a raggiungere in modo efficace il nostro paese. Senza dubbio sarà l’ennesima occasione mancata di NEVE per le regioni settentrionali.

Nel periodo successivo dovremo aspettarci il ripristino di una circolazione atmosferica INSTABILE questa volta dalle origini oceaniche. Rimane ancora da capire quale sarà l’effettiva ingerenza depressionaria sull’area mediterranea, un elemento di fondamentale importanza al fine di comprendere se l’avvio di questa nuova circolazione sarà accompagnata da condizioni tendenzialmente anticicloniche oppure tendenzialmente depressionarie.

Seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi