GROSSO: “In Italia se dissenti da stampa e TV spesso ti tirano le pietre”
Tradizionale intervista settimanale ad Alessio Grosso.
REDAZIONE: allora Grosso, come sempre quando lei scrive qualcosa sul cambiamento climatico riesce a far parlare di sè e moltissime persone ci scrivono per sostenrere la nostra campagna informativa e qualcun’altro per dissentire.
GROSSO: il punto è che se fra gli italiani un concetto si è ben radicato è difficilissimo smontare, anche con metodi scientifici, questo convincimento, rischi sempre di prendere qualche pietra in faccia. Dissentire dal Vangelo della Santa Alleanza mediatica (radio, giornali, tv) che entra quotidianamente nelle nostre case è un sacrilegio. Eppure molti hanno capito, direi la maggioranza, ma rimangono silenziosi, timorosi di essere duramente attaccati.
In Italia ben 300 facoltà universitarie, ripeto 300, contano meno di 15 iscritti e si tratta molto spesso di facoltà scientifiche eppure molti milioni di persone si vantano di sapere tutto sull’ambiente e sul clima. Mi scrivono minacciosi ed irritati perchè confondono inquinamento ambientale con cambio climatico, del quale io mi occupo. So anch’io molto bene che vivere vicino ad una discarica può farci morire di cancro, lo so così bene che ci ho perso anche un parente strettissimo di questo male, ma un conto è combattere l’inquinamento a 360° e un conto è spendere miliardi per abbassare di qualche parte per milione il tasso di anidride nell’aria pensando che sia la panacea di tutti i mali. Poi è logico che siamo anche noi contro gli ecomostri, la diossina, le discariche abusive; non siamo certo contenti dei termovalorizzatori o del ritorno al nucleare, ma siamo anche consapevoli che il solare non potrà risolvere i problemi energetici del nostro Paese.
REDAZIONE: eppure gli altri Paesi ci hanno investito molto.
GROSSO: è vero, ma in gran parte il loro patrimonio energetico è ancora dipendente dal nucleare, per questo si possono permettere di integrarlo con forme di energie sicuramente più pulite, nobili e meno rischiose ma per noi temo fortemente che questo non sia sufficiente. Questo non vuol dire non parlarne, non promuovere queste forme energetiche, anzi lo abbiamo fatto spesso su MeteoLive, ma alla fine questo genere di articoli non vengono letti, perchè l’italiano è superficiale, magari per stanchezza o pigrizia, e cerca sempre quello in cui si inserisca la polemica, il pettegolezzo, o dove sia presente qualche dichiarazione ad effetto.
REDAZIONE: comunque moltissimi lettori le hanno manifestato la loro solidarietà, lei è sempre stato coerente con la sua linea di pensiero e molti scienziati sono orientati sulla sua stessa lunghezza d’onda.
GROSSO: si perchè sul clima ci hanno ingannato, mi dicono che le energie alternative saranno finalmente un business pulito; mi sta anche bene, ma saranno gli stessi petrolieri ad impossessarsi di quel mercato, ricordiamocelo bene: tanta ricchezza aiuta spesso a farne sempre di più. Io credo che però la questione vada oltre e si leghi all’ideologia, all’egoismo di chi vorrebbe fare della Terra un paesotto abitato da poche migliaia di persone in armonia con l’ambiente; la vita in città ci fa credere di essere troppi, quando la Terra offre spazi sconfinati in cui per centinaia e centinaia di km non si incontra alcuna presenza umana. Rispetto al regno vegetale ed animale noi siamo cenere. E poi sgombro il campo dal fatto che qui si presti il fianco a qualche politico: se fosse stato veramente così oggi non saremmo certamente qui su MeteoLive, ho detto tutto…
Autore : Redazione