Anche se le sventagliate artiche di questi giorni hanno portato avanti di un mese suonato i taccuini dei nostri caldendari non dobbiamo dimenticare che in fondo siamo ancora in autunno. Meteorologicamente parlando l'inverno inizierà infatti lunedì' 1 dicembre ma, ironia della sorte, il suo esordio segnerà una generale frenata dei rigori invernali. almeno per quanto riguarda le regioni del centro-sud,
I settori che maggiormente assisteranno a questo rigurgito dell'autunno piovoso saranno ancora una volta il nord e le regioni tirreniche. I fattori che concorreranno ad ammorbidire la posizione termica rispetto ai valori attuali saranno riconducibili a due fattori principali.
In primo luogo il prolungato afflusso di aria mite di origine subtropicale proveniente dai quadranti talora sciroccali, tal altra di Libeccio che si porterà sui nostri mari. Tale afflusso sarà messo in moto da una situazione depressionaria che collocherà alcuni minimi secondari sul bacino occidentale del Mare Nostrum.
In quota la saccatura di per sè stessa, pur mantenendo la sua alimentazione diretta con il vortice polare, tenderà a perdere un po' il suo smalto termico, tanto che anche in altitudine le temperature mostreranno una certa risalita, seppur temporanea. L'alimentazione nordica riuscirà infatti a rifilare nel corso della prossima settimana altra aria fredda al sistema, tale da renderlo stazionario con temperature ancora in discesa al nord intorno al 3-5 di dicembre e nuovi possibili scenari invernali all'orizzonte.