00:00 11 Aprile 2005

Alpi, paesaggi d’inverno

Nonostante siano di già trascorsi quindici giorni dalla Pasqua, queste immagini provenienti dalle webcam dell'arco alpino (versante italiano) sembrano farci ripiombare alla vigilia di Natale. E la malinconia per una stagione sciistica trascinatasi più o meno stancamente fino alla fine emerge in tutta la sua verità.

Alla fine è arrivata! La tanto sospirata neve per l’arco alpino è arrivata. In zona Cesarini, ma comunque arrivata. Peccato che abbia scelto proprio ieri, ultimo giorno di apertura impianti per la maggior parte delle località sciistiche alpine, come giorno del suo sospirato rientro in scena.

Ironia della sorte, l’abbiamo attesa per mesi e mesi, praticamente invano. E ora arriva nel momento in cui tutti già pensavano al mare! Consoliamoci pure con il fatto che per i ghiacciai trattasi pur sempre di boccate d’ossigeno, ma certo andrebbe rimarcato come questa stagione si sia presa gioco degli sciatori al Nord, concentrando il 95% dell’accumulo nevoso complessivo nel mese di dicembre, per poi attendere la chiusura primaverile degli impianti per dare l’ultima imbiancata degna di nota.

Qualcuno, specie in Alto Adige, approfitterà di questa “manna bianca” scesa del cielo e prolungherà di sette giorni la stagione sciistica, nel tentativo di strappare un’altra settimana ad un’annata veramente magra per lo sci. Va però anche detto che, sull’altra faccia della stessa medaglia, brilla di luce propria un’invernata estremamente fredda, capace di mantenere per tre mesi abbondanti il manto bianco accumulatosi nel mese dicembrino, e di costruire su di esso tutta la stagione invernale. Sarebbe stata sufficiente una normalissima ondata di caldo fuori stagione (magari a febbraio) per compromettere il tutto. E invece si è potuto sciare più o meno discretamente dalla Festività dell’Immacolata fino a Pasquetta, complice anche il calendario favorevole, che ha spostato all’ultima decade di marzo le festività pasquali (sarebbe forse bastata una settimana in più e ciò non sarebbe stato possibile).

Insomma, alla fine non tutti i mali vengono per nuocere. Una delle stagioni più avare di precipitazioni nevose degli ultimi anni è coincisa con uno degli inverni più rigidi dello stesso periodo. E alla fine si può anche valutare come “mezzo pieno” il bicchiere di questo bizzarro inverno targato 2004-05. Anche perché la neve non è mancata a tutti, concedendo qualche apparizione in più e accumuli maggiori sul settore orientale dell’arco alpino.

La webcam di oggi ci dà proprio l’idea di come, sebbene la Pasqua sia trascorsa già da quindici giorni, sembra di essere tornati alla vigilia di Natale! Siamo al Passo del Tonale (m. 1883 slm), tra la Val di Sole e la Valcamonica, spartiacque tra Trentino e Lombardia: visibilità ridotta, neve in corso e paesaggio… da Babbo Natale!
Teniamo conto che siamo nella seconda decade del mese di aprile. Anche se da queste parti imbiancate del genere sono tutt’altro che rare almeno fino ai primi di maggio, fa sempre un certo effetto rivedere imbiancate le nostre Alpi dopo averle viste “marroni” per gran parte dell’ultimo inverno.
Autore : Emanuele Latini