00:00 18 Aprile 2006

Come imparare a distinguere la pericolosità di un’incudine temporalesca

Quando il temporale in arrivo deve farci paura?

Quando arriva il nero ormai è troppo facile, bisogna scappare dalla spiaggia o cercare rifugio in una baita se ci troviamo in mezzo ai boschi, ma se avete l’opportunità di avere qualche ora a disposizione e avete voglia di imparare qualcosa di nefologia, scegliete una giornata un po’ instabile e mettetevi in contemplazione delle nubi: è come leggere un libro sapete, solo che invece di sfogliare le pagine dovete solo girarvi di tanto in tanto per avere sotto controllo tutta la volta celeste.

Se una nube cumuliforme evolve in temporale in una giornata in cui l’aria è particolarmente secca, probabilmente il vostro temporale non farà molta strada.

Se invece l’umidità alle quote medio-basse si presenta abbastanza elevata e fate fatica a scorgere edifici più lontani di un paio di km, mentre in quota l’aria è più fredda e secca, allora ci sono buone probabilità che il temporale possa investirvi con una certa intensità.

Le pareti di un cumulonembo possono essere sfilacciate nella sua fase “adolescenziale”, cioè nel passaggio tra un cumulus fractus ed un calvus, ciò potrebbe essere indice di uno scarso gradiente termico tra suolo e quota e dunque di fenomeni di debole intensità. Se poi le correnti di spinta del temporale risulteranno trascurabili, difficilmente i fenomeni potranno estendersi per molti km.

Anche un vento moderatamente forte in condizioni di scarsa instabilità provoca al massimo lo stiramento dell’incudine che raggiungerà località molto distanti dal luogo dove si è originato perdendo tuttavia gran parte dell’energia.

Vedremo così apparire molti cirri falsi, cioè non legati all’arrivo di un fronte, ma allo sfilacciamento delle incudini, il sole si velerà o scomparirà temporaneamente dietro i cirrostrati per poi tornare con la ulteriore dissipazione del cumulo.

Una distensione dell’incudine compatta e grigiastra fa invece intendere che si sta avvicinando un temporale forte. L’aspetto turbolento delle nubi con classica comparsa della “bocca della balena” o la presenza di una nube a mensola, “shelf cloud”, sotto le incudini, è un chiaro sintomo di temporale imminente, intenso e magari grandinigeno.
Autore : Alessio Grosso