Del peggioramento previsto per la giornata di martedì abbiamo già diffusamente parlato https://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/Nord-attento-Martedi-possibili-nuovi-nubifragi-ecco-le-zone-a-rischio--/37679/. Questo ulteriore flash meteorologico per entrare nel dettaglio alla luce degli ultimissimi aggiornamenti elaborati dai modelli di simulazione.
Cronologia ed eventi previsti: le prime nubi minacciose si addenseranno sul nostro settentrione nel pomeriggio a partire dalle Alpi e rilasceranno i primi rovesci sparsi, principalmente legati ad isolati episodi temporaleschi che prenderanno forma dal Canavese e dall'Ossola verso alto Novarese, alto Vercellese e Verbano, e dal Varesotto verso il Lario. Situazione analoga per quanto concerne le Prealpi Venete, le Carniche e le Giulie, nonchè il settore dolomitico meridionale. Qualche spunto temporalesco si avrà anche sull'Appennino ligure centrale, verso il pavese e il lodigiano.
Nel frattempo, e qui andiamo verso la serata, altre celle temporalesche fioriranno dal Canavese verso il Novarese e spingeranno con effetto domino allo sviluppo di altri temporali sul settore orobico bergamasco verso la Valtellina e dal lago di Garda verso il Veronese. Possibili contraccolpi avverranno anche sull'alto Milanese ma i fenomeni tenderanno ad esaurirsi ovunque, seppur temporaneamente, entro la prima parte della notte.
La seconda e più corredata trance di fenomeni è attesa prendere il via tra le 04 e le 05 di martedì. Una sequela di temporali che prenderà forma dalla bassa Valle d'Aosta e dalla Alpi Cozie verso il Torinese, per poi correre veloce verso la Lombardia dove sono attesi temporali anche forti e con repliche fino al mattino in particolare lungo la direttrice Novarese, Milanese, Varesotto, Comasco, Lecchese, alta Valtellina. Questo primo triangolo (vedi figura) evidenzia i settori più a rischio di fenomeni intensi.
I rovesci, accompagnati anche da isolati temporali, si protrarranno poi anche nella mattinata di martedì coinvolgendo inoltre la Liguria centro-orientale, le Prealpi venete e la rispettiva fascia pedemontana inclusi soprattutto il Vicentino e il Trevigiano, le Dolomiti e tutto il Friuli Venezia Giulia, ma in modo particolare il Pordenonese, l'Udinese e il Goriziano (secondo triangolo in figura).
Da segnalare possibili spruzzate di neve a fine nottata sulle cime alpine fin verso i 2000-2200 metri. Con il passare delle ore è attesa una attenuazione dei fenomeni a partire da ovest e lo sviluppo di schiarite dal pomeriggio.