00:00 3 Ottobre 2011

Ozono: si apre il “buco” in Antartide

Come avviene ogni primavera, la stratosfera antartica vede una riduzione anche fino all'80% dell'ozono normalmente presente. Anche la stratosfera artica presenta lievi anomalie ma la situazione è sotto controllo.

 A parere di alcuni articoli usciti ultimamente sul web riguardo uno strano ammanco di ozono stratosferico sui cieli dell’Artico occorre una rettifica ufficiale: alla luce degli ultimissimi rilevamenti e a dire delle previsioni del prossimo futuro la stratosfera artica mostra quantitativi di ozono perfettamente in linea con le medie. Nell’immagine qui sotto riportiamo al distribuzione di ozono così come l’ha rappresentata l’ESA. La scia gialla indica un quantitativo di ozono appunto normale per il periodo.

Il vero e proprio buco dell’ozono si sta invece spalancando sulla stratosfera antartica. Qui, come vediamo nell’immagine in alto, i quantitativi di questo gas sono ai minimi livelli, tanto che si può parlare di un ammanco che arriva sino all’80% del totale. Si tratta del consueto ammanco di ozono che si verifica nella primavera australe.

Il tutto avviene a causa di complesse reazioni chimiche che vedono come causa primaria le bassissime temperature invernali. Nel momento in cui la luce solare inizia a rasentare la stratosfera antartica, le molecole di cloro immerse entro temperature molto basse, iniziano a dissociare gli atomi di ozono causandone dunque una rapida distruzione. Il processo però tende nuovamente a bilanciarsi nella seguente estate australe, quando il rialzo termico avvia una controreazione simile che permette alle molecole di ozono di riaggregarsi e di richiudere il buco primaverile.

Autore : Luca Angelini