Scrivi una località, una regione o una nazione per ottenerne le previsioni del tempo
Località Data aggiornamento Quantità neve Impianti
MeteoLive NEWSLeggi tutte le news ›

La stato dei ghiacci ai POLI: pessimo bilancio a nord, buono al sud

In questo articolo mi asterrò volutamente da ogni commento o riflessione e mi limiterò a riportare dati scientifici aggiornati recuperabili da siti specializzati fortunatamente accessibili a tutti e che a volte possono aiutare il lettore più attento a bypassare l’informazione approssimativa e superficiale a cui siamo oramai abituati.

Ti segnaliamo - 18 Settembre 2007, ore 15.29

I dati che riportiamo provengono da un Ente specializzato e ufficiale della NASA chiamato National Snow and Ice Data Center (NSIDC) del Colorado, elaborati e divulgati dall’Università dell’Illinois che a differenza dell’NSIDC utilizza un metodo di espressione del dato relativamente più semplice e facilmente comprensibile. Il parametro considerato è l’analisi dell’area marina relativa ai due emisferi, effettivamente coperta dal ghiaccio, quella che si chiama anche banchisa, che può avere spessori medi di circa 3 metri, e che è fortemente soggetta agli andamenti climatici stagionali. La serie storica riportata inizia con il 1979, anno in cui sono entrati i funzione i satelliti geostazionari polari e i loro sofisticati sensori. Da queste valutazioni viene perciò escluso l’andamento dei ghiacci continentali polari, che vorrei ricordare come da soli rappresentino ben il 95% del ghiaccio totale del nostro pianeta, basti solamente pensare che lo spessore medio del ghiaccio in Antartide è di circa 2100m., con punte di 4800m., e che anche in Groenlandia raggiunge punte di oltre 3000m. Inoltre, prima di addentrarci nella valutazione dei dati, vorrei ricordare che le regioni polari, date le condizioni ambientali particolari, la presenza di ecosistemi relativamente semplici, la totale mancanza di ogni tipo di urbanizzazione o sfruttamento del territorio, la distanza da fonti inquinanti, sono delle aree estremamente sensibili alle modificazioni climatiche, e per questo ottimi indicatori per fornire informazioni su quelli che sono i trend in atto nel sistema climatico globale. Ecco ora la situazione aggiornata a settembre 2007. EMISFERO NORD. Notoriamente i ghiacci marini del polo nord raggiungono la loro minima estensione proprio in questo periodo e c’è da dire che dal 1979 il trend è decisamente sfavorevole. Per capirci, se negli anni ’80 la banchisa resisteva fino ad una copertura di circa 5 milioni di Km quadrati, quest’anno è stato raggiunto il preoccupante record di 2,92 milioni di Kmq., che rappresenta in percentuale un 27% in meno rispetto al precedente record del settembre 2005 (4,01 milioni di Kmq.), e un 40% in meno rispetto agli anni ’80. C’è da dire anche che in quest’ultima estate, proprio nella regione del polo nord si sono registrate delle notevoli e persistenti anomalie termo-bariche positive, ma comunque il dato rimane in tutta la sua inquietante drammaticità. Da uno sguardo attento alle immagini satellitari, si può subito notare come l’arretramento dei ghiacci riguardi l’intero compartimento Artico, più evidente in corrispondenza delle coste della Siberia e dell’Alaska, inoltre il passaggio a nord-ovest è ampiamente libero e percorribile. Lo stesso trend orientato alla riduzione dei ghiacci, è inoltre riscontrabile anche nelle stagioni intermedie e nella estensione massima della banchisa che si registra intorno a marzo con valori che se negli anni ’80 raggiungevano i 14,5-15 milioni di Kmq., negli ultimi anni non arrivano a 13,5 Kmq. EMISFERO SUD Una situazione fortunatamente diversa riguarda la calotta glaciale del polo sud, che proprio in questo periodo raggiunge la sua massima estensione. Qualche giorno fa si era anche parlato di un nuovo record storico di estensione della banchisa antartica, in realtà il dato è stato corretto e ora riporta una estensione attuale di 15,91 milioni di Kmq., un valore che effettivamente non è molto lontano dal record storico di 16,03 milioni di Kmq. Uno sguardo al trend complessivo dal 1979 ad oggi, ci delinea un quadro ben diverso rispetto alla situazione dell’Artico. L’area dei ghiacci marini nella sua massima estensione è pressoché costante o addirittura in leggero aumento con valori compresi tra 15 e 16 milioni di Kmq. Stesso discorso per l’estensione minima che si aggira costantemente tra 1,5 e 2 milioni di Kmq., con un record positivo nel 2003 con circa 2,5 milioni di Kmq.

Autore : Fabio Vomiero

Questa pagina: Stampa Invia Favoriti | Condividi: Altro
Webcam
Vedi tutte
Satellite
Immagini e foto dal satellite

Immagini dal satellite

Guarda le ultime immagini inviate dal satellite Meteosat 8, da 36.000 km di altezza.

Visualizza
Editoriali
Leggi tutti
Newsletter

Iscriviti subito!

Scrivi la tua email

Ogni giorno riceverai le nostre previsioni meteorologiche direttamente nella tua casella e-mail!

Info Viabilità
Leggi tutti
Dal FORUM
Vai al forum