Temperature sotto lo zero? Niente paura la neve, per poca che sia, non si scioglie. E' quello che avranno pensato molti quest'inverno lungo l'arco alpino, credendo d poter contare su quel paio di nevicate per essere a posto per l'intera stagione. E invece no, perchè?
Dovete sapere che la neve depositata al suolo, va incontro ad una complessa serie di processi fisici che ne trasformano profondamente le caratteristiche originarie. Anche la neve evapora ma soprattutto sublima: cosa significa? Significa che, in caso d aria secca pur con temperature prossime allo zero, il manto nevoso si assottiglia senza sciogliersi. E allora dove va afinire quella neve?
Lo fa perchè perde l'umidità al suo interno. Se la neve fresca è formata da agglomerati cristallini inframezzati da numerose intercapedini di aria, la neve vecchia tende invece a formare uno strato più compatto per via dell'umidità contenuta al suo interno. Proprio questa umidità viene ceduta all'atmosfera ed ecco che la nostra neve perde di spessore, pur molto lentamente.
L'eventuale presenza di vento che oppone anche una erosione eolica fa in modo che la nostra neve non sia eterna così come potremmo credere quando la temperatura rimane sotto lo zero.
E' quello che sta accadendo in questa stagione sulle nostre Alpi. La mancanza di precipitazioni e la presenza molto frequente di venti secchi ha causato una consistente sublimazione della poca neve caduta. La neve superstite che poi ai primi tepori fonde produce quindi ancora meno acqua di quella che avrebbe prodotto potenzialmente con una fusione più rapida.
Da qui i fiumi secchi e la carenza idrica che su alcune regioni del nord Italia sta diventando un problema serio. E' anche per questo che, per una volta, ci sbilanciamo dal nostro contegno super partes per tifare invece pioggia e neve per le nostre montagne. Acqua benedetta che servirebbe almeno per andare incontro ad una stagione calda con un minimo margine di serenità. Per ora è sublimato anche quello...