Sono passati dieci anni da quella terribile notte. La terra tremò alle 03.32 in tutto il centro Italia, ma il vero disastro fu all'epicentro, esattamente su L'Aquila. La scossa di terremoto raggiunse la magnitudo 5.9 sulla scala richter (magnitudo momento di 6.3) ad appena 8 km di profondità. Gli effetti furono devastanti e a perdere la vita furono 309 persone.
Oggi, 6 aprile 2019, ricorre il decimo anniversario e nonostante sia passato così tanto tempo, la situazione non si è ancora totalmente ristabilita nel territorio aquilano. In questa città 309 persone persero la vita, 2000 rimasero ferite e 67.000 persero la casa, ma ancora non si è riusciti a inaugurare un monumento alla memoria nonostante le numerose richieste giunte dai parenti delle vittime. Solo una persona su due è rientrata nella propria abitazione a dieci anni di distanza.
Questa notte L'Aquila ha ricordato quel momento attraverso l'ormai storica fiaccolata notturna. Presente anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Le torce hanno attraversato la città per ricordare le 309 vittime : presenti non solo gli aquilani ma anche persone colpite da altri disastri come Amatrice, Rigopiano e San Giuliano di Puglia.
Il corteo è partito ieri sera alle 22.30 da via XX Settembre fino a piazza Duomo, dopodichè si è tenuta la messa nella chiesa del Suffragio celebrata dal cardinale Giuseppe Petrocchi. Alle 03.32 gli interminabili 309 rintocchi in ricordo delle vittime del terremoto.