Nuova intensa eruzione dell’Etna: in atto una spaventosa pioggia di cenere e lapilli!
L’Etna è tornato a ruggire nella notte appena trascorsa con il decimo parossismo nel giro di poche settimane.
Come rilevato dall’Ingv, il vulcano ha iniziato la sua attività attorno all’una con un piccolo flusso lavico dal cratere di Sud Est. Qualche ora dopo, intorno alle 3.30, l’attività stromboliana del cratere di Sud Est è aumentata e dall’area sommitale del vulcano si è alzata una densa nube eruttiva che ha raggiunto un’altezza di circa 5000 metri.
Inoltre dalle 3,50 del mattino si è osservato un trabocco lavico dal versante orientale del cratere di Sud Est. L’Ingv ha poi rilevato all’alba un ulteriore rapido aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico (che si è attualmente attenuato). Dalle ore 6:20 si è sprigionata una colonna eruttiva che ha superato l’altezza di 10.000 metri disperdendosi in direzione Est. Flussi lavici si sono riversati nella Valle del Bove.
Questa nuova eruzione sta provocando una intensa ricaduta di cenere e lapilli sui paesi subito ad est del vulcano. Riposto, Giarre, Milo, Mascali sono fra i comuni più colpiti, con depositi di cenere importanti. Una pioggia di lapilli del genere (alcuni grossi 4-6 centimetri) a detta della popolazione locale, non la si ricordava da tempo. C’è preoccupazione anche per le colture.
Secondo alcuni abitanti del posto, la caduta di cenere vulcanica è superiore a quella di otto anni fa quando fu dichiarato lo stato di calamità.
Autore : Redazione MeteoLive.it