Una intensa circolazione di bassa pressione raggiungerà presto il bacino centrale del Mediterraneo, portando con sè un netto ribasso delle temperature, con lo sviluppo di una perturbazione organizzata. Le precipitazioni più importanti sono previste lungo i versanti tirrenici centrali e settentrionali, nonchè lungo la fascia alpina e prealpina del Veneto e del Friuli, inoltre farà seguito una riduzione piuttosto sensibile della temperatura ch arriverà in concomitanza con la rotazione dei vento dai quadranti occidentali e pertanto dopo il passaggio del fronte freddo. Tutto questo si verificherà non prima di venerdì, quando l'autunno, quello fatto anche di temperature fresche, farà il proprio trionfale ingresso anche sul nostro Paese. Attualmente i modelli identificano il passaggio del fronte freddo nella notte a cavallo tra giovedì 24 e venerdì 25 settembre, con un netto rinforzo del vento di Libeccio e di Maestrale che potrà dar luogo anche ad alcune mareggiate. Le temperature sono previste in netto abbassamento sia al suolo che in quota, sui rilievi alpini e forse anche su quelli più alti dell'Appennino settentrionale, potrebbe perfino arrivare la prima neve a quote decisamente interessanti per il periodo. Ecco l'analisi in quota del modello americano, che mostra i valori di temperatura al livello isobarico di 500hpa (circa 5500 metri) nelle primissime ore di sabato:
Chiaramente ci sarà una ripercussione sensibile anche sui valori previsti nei piani più bassi dell'atmosfera ed anche al suolo. Su queste due carte di previsione, vi mostriamo un confronto tra le temperature massime previste domani, martedì 22 settembre, e sabato 26, la differenza come vedete sarà sostanziale e la limata delle temperature coinvolgerà anche le regioni del sud:
Tirando le somme, entro il prossimo fine settimana l'intero territorio nazionale verrà coinvolto da una circolazione fredda ed instabile di origine nord-atlantica, le ripercussioni sul lato termico che avrà l'arrivo di questa circolazione, saranno permanenti, nel senso che nel periodo successivo, anche qualora dovessero verificarsi rinforzi dell'alta pressione, le temperature non riusciranno più a toccare gli stessi valori raggiunti la trascorsa settimana, resteremo insomma stabilmente attestati su valori primaverili con gli ultimi caldi di stagione che saranno possibili a quel punto soltanto al sud.