00:00 12 Gennaio 2009

MARIO TOZZI si dà il “martello” sui piedi: “strumentalizzano il freddo” peccato che lui fino a ieri abbia fatto lo stesso con il caldo (ecco le prove)

Il geologo Mario Tozzi predica bene ma razzola male.

Su “La Stampa” del 12 gennaio il geologo Tozzi se la prende con chi strumentalizza il freddo di questi giorni confondendo meteorologia e clima nel tentativo di dimostrare che il riscaldamento globale non esiste.

Siamo davvero contenti che anche Tozzi ci dia ragione, che si sia deciso a distinguere tra meteo e clima. Questo vorrà dire che – contrariamente a quello che ha fatto negli ultimi anni – alla prossima giornata calda ci risparmierà il solito editoriale per dirci che è la prova che moriremo tutti arrosto.
Ecco alcune clamoroso dichiarazioni apparse su “La Stampa” negli ultimi tempi.

“Facendo una gran confusione fra tempo meteorologico e clima (come a dire tra giorni e secoli), gli inguaribili ottimisti del «tutto va bene» riprendono fiato in base ai dati del Centro di Ricerca sul Clima Artico dell’Illinois, che segnalano un aumento della superficie ghiacciata marina del Polo Nord nei mesi invernali del 2008”.
(Mario Tozzi, La Stampa 12 gennaio 2009)

“Se pure qualche giornata d’inverno è più fredda, sono comunque in netta prevalenza le giornate di caldo eccessivo”.
(Mario Tozzi, La Stampa 17 maggio 2007)

“Al di là di ogni ragionevole dubbio, il caldo micidiale di questi giorni ci pone di fronte scenari a tinte forti che rischiano di trasformare perfino la nostra indole mediterranea….
Il riscaldamento anomalo dell’acqua del mare fa già gonfiare gli oceani e la fusione dei ghiacciai (quelli dolomitici spariranno nei prossimi quarant’anni, tutti quelli alpini in poco più), indotta dalle temperature roventi, contribuisce ad un cospicuo innalzamento del livello dei mari. Di conseguenza circa 4.500 kmq di coste italiane saranno invasi dalle acque e si riformeranno paludi dove oggi ci sono terreni agricoli. Le alluvioni saranno più frequenti e avranno carattere improvviso (come il recente caso di Torino), ma i fiumi resteranno comunque secchi per mesi, salvo trasformarsi in micidiali muri d’acqua per qualche ora”.
(Mario Tozzi, La Stampa 26 giugno 2007)

“Gli effetti di questo cambiamento, invece, si riflettono nel nostro Paese più che in altri e sono sotto gli occhi di tutti proprio in questi giorni, con l’Italia spaccata letteralmente in due: a Nord acquazzoni di tipo tropicale, al Sud caldo feroce, qualche incendio e siccità incombente. Non si tratta di novità assolute, ma la frequenza e il numero di episodi come quello di Torino d’inizio agosto non possono essere attribuiti al caso.
(Mario Tozzi, La Stampa 19 agosto 2008)

Caro Mario, così ti dai…il martello sui piedi
Autore : A cura di Svipop, report di Alessio Grosso