00:00 12 Marzo 2002

La meteo? Solo un’accozzaglia di simbolini con le nuvolette

Previsioni sconclusionate, titoloni inutili, simboli messi a caso, sintesi fuorvianti e inflazione di luoghi comuni.

La meteorologia in Italia? Una nicchia, prevalentemente legata all’ambiente accademico, che detiene lo scettro del potere e spara a zero contro tutti.
L’Aeronautica offre il meglio di sè con i vari Tenenti e Colonnelli che si fanno onore nei vari interventi televisivi sulla Rai, ma che da soli non possono fare molto.
Complimenti sinceri anche alla professionalità del Centro Epson Meteo, per il resto si brancola nel buio e, nonostante la grande fatica profusa, invitiamo i nuovi siti meteo in Internet ad impegnarsi sempre di più: voi fornite un servizio di grande utilità sociale e dovete proseguire a tutti i costi il vostro nobile lavoro.
La nostra deve essere davvero una società libera perchè uomini liberi siamo.

Di fronte alle grandi tragedie del Pianeta, che cos’è la meteo?
Come una fiaba, ci aiuta a sognare un mondo migliore e chi si occupa di nubi ed anticicloni ha un animo nobile proprio come chi scrive Harry Potter, e merita rispetto.

Invece radio, giornali e televisioni spesso prendono in giro gli utenti con previsioni assolutamente illeggibili o inguardabili, che spesso sono il frutto di una “mirabile” sintesi dei testi presenti su Internet, scopiazzati male e trascritti o messi in onda con una superficialità che fa paura e che ci fa riflettere.

Il tutto gratis nella meteo mediatica sta portando ad una totale svalorizzazione del servizio offerto: previsioni liquidate in due righe, standardizzate o affidate al primo redattore di turno che spesso neanche sa cosa sia una perturbazione o un anticiclone e che magari il giorno prima si è occupato di un articolo sul calcio e di uno di cronaca nera.

Certe performance radiofoniche e la lettura dei bollettini in Tv ci fa pensare costantemente: “MA COSA AVRA’CAPITO LA GENTE?” Risposta con un’altra domanda: ma la gente vuole veramente sapere che tempo farà? Noi crediamo di si, MeteoLive non avrebbe un tale successo e una tale notorietà, visto che milioni di persone ci seguono ogni giorno con grande attenzione e passione.

A tutti costoro, che sviliscono questa disciplina, a metà tra scienza e letteratura, diciamo: sentirete ancora parlare di noi e sempre di più.
Autore : Alessio Grosso