00:00 13 Novembre 2002

Viaggio nel cuore di “Elisabeth”

Analizziamo questa complessa figura perturbata che ci interesserà a partire da domani.

Una circolazione depressionaria complessa, quella che sta agendo in queste ore sul vicino Atlantico e in prossimità dell’Europa occidentale.

All’origine di tutto vi è una discesa di aria fredda nord-atlantica che sta raggiungendo in queste ore le Isole Canarie e in tendenza anche il Marocco. L’alta pressione delle Azzore non è scomparsa, ma è solo molto ad ovest, in pieno oceano, distesa lungo i meridiani.

Il corpo nuvoloso che in queste ore sta interessando la Penisola Iberica e parte della Francia altro non è che il limite tra l’aria fredda nord-atlantica e l’aria calda di origine afro-mediterranea.

Per il momento le correnti sull’Europa occidentale sono ancora sud-occidentali, anche se sulla Francia occidentale si evidenziano già correnti più meridiane.

L’ulteriore penetrazione verso sud dell’aria fredda atlantica creerà uno sbilanciamento di tutto il sistema depressionario. Con questi presupposti c’è da attendersi una provenienza più meridionale delle correnti che investirà anche gran parte dell’Europa centro-occidentale e dell’Italia.

Il perno di tutta la struttura depressionaria è a localizzato al momento poco ad ovest dell’Irlanda, mentre un minimo secondario si sta scavando in prossimità del Golfo di Biscaglia. Sarà proprio questo secondo minimo ad accompagnare il transito del sistema frontale ora sul posto.

Ad est di tutta la zona perturbata è presente un’alta pressione che non consentirà all’aria fredda di fare progressi verso levante. In questo modo i sistemi nuvolosi tenderanno a rinnovarsi quasi sul posto, in quanto sarà sempre presente un limite netto tra l’aria fredda in discesa dall’Atlantico e l’aria calda di richiamo dall’Africa.

Solo quando l’aria più fredda riuscirà a progredire verso levante ci sarà lo sblocco della situazione.
Autore : Paolo Bonino