00:00 14 Gennaio 2008

Terza decade, come si potrebbe arrivare al grande freddo?

Lo scacchiere euro-atlantico è in fermento. Dopo l'oceano ci attende una una rimonta anticiclonica. Il pallone di aria calda però potrebbe distendersi troppo ad ovest e intraprendere poi un viaggio verso le alte latitudini. L'inverno non starà a guardare

Giungono altre conferme sul ritorno del freddo nella terza decade di gennaio. La fase atlantica a pieni giri che sta governando il tempo sul Vecchio Continente tenderà a ridimensionarsi a partire dal prossimo weekend e subito ecco l’anticiclone subtropicale pronto a balzare alla ribalta delle vicende mediterranee.

Lo ritroveremo infatti proteso verso lo Stivale, intento a garantire un parentesi mite su tutto il Paese. Dopo le ultime frustate atlantiche un break ci può anche stare ma tutto ciò indubbiamente avrà poco a che fare con il periodo notoriamente più rigido dell’inverno.

Come spesso accade però non tutto il male vien per nuocere cosi, in attesa dell’intervento di una stratosfera al momento non proprio brillante, ecco che il Generale studia percorsi alternativi per sferrare l’attacco al bacino centrale del Mediterraneo servendosi proprio di quell’anticiclone. Come?

Sfruttando la risalita della bolla calda maggiormente orientata verso la penisola Iberica, il nostro inverno inviterà gentilmente la struttura di bel tempo a togliersi d’impiccio. A tal proposito le verrà offerto un tour iniziale sul Regno Unito con destinazione finale posta probabilmente in terra scandinava.

Ecco pertanto aprirsi la terza decade di gennaio con la porta del grande nord spalancata. Una possente saccatura in discesa dalle latitudini artiche potrebbe far breccia sul Vecchio Continente spingendo le truppe del Generale sul nostro Paese dal varco orientale.

Tra il nord Europa e la penisola Italiana si scaverà infatti un canale depressionario lungo il quale un nucleo di aria molto fredda potrebbe essere attirato dalle acque mediterranee ancora sottomedia. Si creerebbero pertano le condizioni favorevoli all’insediamento di un vortice italico intorno a fine mese.

Considerato l’intervallo temporale e la risaputa delicatezza delle emissioni modellistiche in talune situazioni, le nostre attuali proiezioni andranno però attentamente e costantemente monitorate step by step e per questo vi invitiamo a seguire alacremente i nostri aggiornamenti.
Autore : Luca Angelini