00:00 16 Marzo 2005

Primi segnali primaverili anche in stratosfera

Nei giorni scorsi abbiamo parlato di un Vortice Polare in agonia; ora ne abbiamo le prove concrete.

Come già spiegato in altre occasioni il Vortice Polare, quella grande figura di bassa pressione che si insedia in inverno sul Polo sviluppandosi da 3-4 km fino a 50-60 km di altezza e che è responsabile delle ondate di freddo più intense, quando arrivano i mesi di marzo ed aprile comincia a perdere le forze, e lentamente lascia il posto ad una figura antagonista, cioè un campo di alta pressione.

Questo accade perché alle latitudini polari, dopo la lunga notte invernale, nel corso del mese di marzo i raggi del sole iniziano lentamente a riaffacciarsi a partire dalle alte quote, portando ad un lento nuovo riscaldamento dell’aria.

Ebbene le mappe a nostra disposizione stanno cominciando a tracciare proprio questa tendenza; il Vortice Polare infatti ha abbandonato il Polo Nord, e sta vagando a latitudini comprese fra il 50° ed il 70° parallelo; al suo posto è nato un piccolo centro di alta pressione, un “embrione” di quello che sarà poi l’anticiclone polare durante il periodo estivo.

Tuttavia la forza dell’anticiclone non è ancora sufficiente a spodestare definitivamente il grande Vortice, che anzi non si darà sconfitto ancora per qualche settimana, ed addirittura proverà a tornare ai posti di comando.

In definitiva sopra le nostre teste si sta combattendo un’aspra battaglia fra due rivali, una “guerra” che comunque per adesso non avrà un vincitore, ma rientra ad ogni modo nella normalità del periodo; lo scopo di questo articolo è soprattutto quello di rendervi partecipi delle vicende meteorologiche meno celebrate, ma importanti quanto quelle che riguardano i più famosi anticiclone delle Azzorre e depressione d’Islanda.

Nei prossimi giorni cercheremo di seguire le sorti della battaglia stratosferica in corso, e se ci saranno novità importanti ve ne renderemo sicuramente partecipi.
Autore : Lorenzo Catania