00:00 10 Ottobre 2011

Martedì e mercoledì, torna il super caldo al nord-ovest?

L'azione congiunta di una rabbiosa rimonta anticiclonica subtropicale, unitamente all'effetto Foehn a curvatura anticiclonica, potrebbe far schizzare nuovamente la colonnina di mercurio vicino ai 30 gradi su bassa Valle d'Aosta, Piemonte e Lombardia. Lo zero termico volerà verso i 4000 metri.

 Già il vento di Foehn, ben noto alle popolazioni alpine e padane, è caldo di suo. In questo caso però sembra prospettarsi una di quelle situazioni di Foehn anticiclonico, ovvero a doppia compressione. Per capire meglio facciamo un passo indietro.

Esaurita l’azione prepotente dell’irruzione artica piombataci adosso nel fine settimana, l’alta pressione riprenderà rapidamente posizione sull’Europa occidentale e sul Mediterraneo. I massimi di vento legati alla Corrente a Getto che ne alimenta dinamicamente la struttura si trovano sopravvento all’asse anticiclonico, il che vale a dire che il pallone del bel tempo è previsto in fase di massimo sviluppo tra martedì e mercoledì.

La curvatura delle correnti portanti giungerà a ridosso delle nostre regioni settentrionali da nord-ovest. Paradossalmente dunque questa volta da nord arriverà aria calda. Ora, il superamento della barriera alpina avverrà secondo l’atipica (secondo i manuali) situazione di Foehn senza sbarramento e sarà piuttosto agevole da parte della nuova massa d’aria.

Ecco che alla vigorosa compressione anticiclonica, identificata tramite geopotenziali in quota da primato per la stagione, si sommerà anche l’azione ulteriormente compressiva dei venti di caduta dalle creste alpine. Il nostro nord-ovest dunque potrà rivivere improvvisamente una fiammata simil estiva, con la colonnina di mercurio che tra martedì e mercoledì farà un balzo anche di 15 gradi rispetto a domenica.

Inevitabile che sulla pianura piemontese e lombarda possano essere sfiorati, se non addirittura proprio raggiunti localmente i 30 gradi, mentre sulle Alpi lo zero termico potrà schizzare in alto anche di 2500 metri in 36 ore. Si tratta senz’altro di una situazione anomala che va ad accumularsi all’estate infinita che ha fatto suo settembe e i primi giorni di ottobre e che inizia a essere una criticità a causa del prolungato periodo secco su queste regioni. In questo caso però l’anomalia sembra possa stemperarsi progressivamente, tanto da farci rientrare entro la normalità entro il prossimo fine settimana.

Autore : Luca Angelini