La cartina che vi presentiamo oggi, rappresenta l'andamento delle correnti in quota per la giornata di venerdì 2 settembre. Siamo a circa 5000 metri di altezza.
L'alta pressione africana avrà raggiunto il suo apice, ma se osserviamo attentamente l'immagine a lato, il nostro anticiclone ci appare in tutto e per tutto come un gigantesco vortice.
Le correnti al suo interno si avviteranno in corrispondenza del massimo in quota, presente sull'Algeria.
I venti a 5000 metri di quota si presenteranno quindi TESI, senza quella calma atmosferica che contraddistingue le figure di alta pressione in assoluto più stabili.
La forte corrente che scorrerà in quota ( come da figura) farà diminuire la pressione a quell'altezza e determinerà la formazione di nubi. Trattandosi però di correnti anticicloniche ( ovvero che scoraggiano i moti verticali dal basso verso l'alto) tale nuvolosità si presenterà sottoforma di cirri o cirrostrati. Questi potranno nascondere il sole solo parzialmente, stante il loro esile spessore. Da ciò scaturiranno cieli velati o lattiginosi che ci aspettiamo su gran parte del centro-sud a partire da giovedì.
Laddove la turbolenza sarà maggiore, si potranno creare bande di "altocumuli castellani", sempre in un contesto di cielo lattiginoso. Queste nubi denotano una pressione più bassa in quota e possono talvolta lasciare cadere anche gocce di pioggia miste a sabbia. Questo tipo di tempo è ben conosciuto dagli abitanti della Sardegna.
All'estremo sud, che si troverà molto vicino al massimo pressorio in quota, questa nuvolosità non dovrebbe essere presente, ma avremo cieli piu limpidi.