Modelli e indici in queste ore non concordano, parlano lingue diverse e discutono animatamente un destino, quello dell’alta pressione, tutt’altro che segnato. Le sorti della prossima settimana sono inoltre strettamente legate a quelle dell’anticiclone europeo che, al momento, non sembra così irresistibile. Lo abbiamo già detto in precedenza e lo ribadiamo, questo non è l’anno degli anticicloni!
Tornando all’analisi comparata è abbastanza certo che, dopo l’affondo di un vortice perturbato verso sud sud-ovest, quello che farà sentire i suoi effetti sull’Italia tra l’Epifania e i giorni 8-9, l’alta pressione tenderà ad impadronirsi dell’Europa centro-occidentale. Tale azione di risposta, peraltro piuttosto prevedibile visto anche il contributo termico, coinvolgerà quasi sicuramente il nostro settentrione e le regioni dell’alto tirreno.
Un insidioso minimo depressionario, che almeno la metà dei modelli vedono approfondirsi temporaneamente a ridosso delle nostre isole maggiori, più o meno tra venerdì e sabato, potrebbe fungere da calamita per l’aria fredda spinta da nord-est proprio dall’incipiente alta pressione. Tale alimentazione rischia di prolungare la fase perturbata per il sud, le isole e parte del centro, acuendo ulteriormente il freddo al centro-nord.
Per ora resta solo una realistica ipotesi, così come un’ipotesi altrettanto realistica vede la goccia fredda dell’Epifania uscire dalla porta della Penisola Iberica e rientrare dalla finestra del Nord Africa, proprio agli inizi della prossima settimana. Continuerebbe il maltempo al centro-sud e isole, con risvolti perturbati anche per il nord-ovest.
Gli indici NAO e AO non è che siano così risolutivi in questa diatriba previsionale. Da un lato l’indice NAO appare in lenta ma inesorabile risalita; mentre il destino dell’indice AO non è ancora così scontato. Ad un rapido rialzo, collegato ad una forte ripresa del vortice polare (leggasi rinvigorimento dell’alta pressione sul centro Europa), farebbe seguito una fase piuttosto incerta, già per gli inizi della prossima settimana. Un indice NAO tendente al positivo lascia inoltre aperta la porta delle incursioni mediterranee da parte del nord; ma il prossimo futuro resta quanto mai appannaggio dell’incertezza.
Ad ogni modo il vortice polare, dopo una breve fase di piena salute, potrebbe iniziare a singhiozzare e, in questo periodo dell’anno, ogni “starnuto” del Signore del Polo, significa porte aperte al grande freddo. Vi consigliamo pertanto di seguire i nostri prossimi aggiornamenti perché, per quanto potrebbe sembrare cosa fatta, già dopo il prossimo week-end l’alta pressione non sembrerà così affezionata al nostro Mediterraneo.
Il caos modellistico potrebbe sembrare un alibi per i previsori, ma in certe situazioni le conseguenze del tempo sull'Italia possono essre davvero molto diverse.