00:00 14 Febbraio 2014

Inverno: lo spegniamo?

Si riducono sempre più le possibilità di un'irruzione fredda dalle alte latitudini. Per contro il maltempo inizierà a breve ad alternarsi a fasi anticicloniche di passaggio, in un contesto termico sempre mite per la stagione, al più in linea con le medie del periodo.

 E’ vero l’inverno conta ancora 14 giorni prima del congedo finale. Stiamo parlando del calendario meteorologico, che convenzionalmente fa partire la staione il 1° dicembre e la fa terminare il 1° marzo. Dal punto di vista climatico però le cose, come ben sappiamo, stanno andando molto diversamente dalla norma.

L’inverno vero, atteso da settimane, si allontana sempre più. Escludendo comunque a priori il fatto che in meteorologia ci si possa affidare a certezze, non possiamo di sicuro calare il sipario ben due settimane prima del grande out. Eccoci dunque anche oggi a scrutare cielo e carte, affinchè da uno o dall’altro pervengano segnali incoraggianti.

L’impressione dal punto di vista tecnico è quella che la circolazione dei venti stratosferici, nota come "Quasi Biennal Oscillation", abbia avuto un ruolo determinante e abbia confermato la tesi secondo la quale la disposizione di venti occidentali (QBO positiva) in concomitanza con una fase solare non particolarmente attiva, portano ad inverno piuttosto incolori alle medie latitudini.

Nel nostro caso abbiamo in più l’elemeno destabilizzante, ovvero il vortice canadese, che ha racchiuso sul comparto nord-americano tutte le energie della stagione. Ora ci aspettiamo che il vortice canadese si svuoti e permetta all’assetto circolatorio generale di resettarsi su un nuovo stato di equilibrio. Pensiamo lo possa fare con l’avvento del cosiddetto "Final Warming", ovvero con il disfacimento stagionale del vortice polare stratosferico che solitamente avviene all’inizio della primavera.

Reset barico in primavera? E allora saremo già troppo in là. Lo spegniamo dunque questo inverno? Pur senza dare certezze, abbiamo dato almeno un indizio. Se due indizi fanno una prova, non ci resta che veder trascorrere questi ultimi 14 giorni di calendario, tra perturbazioni, aria temperata e temporanei refoli di aria più fredda, magari alternati a qualche pausa di relativa tranquillità regalata dall’alta pressione.

E’ stato un inverno a stelle e a strisce. L’anno prossimo i venti stratosferici si invertiranno e il Sole rimarrà su medio-basse magnitudo. Le premesse teoriche propendono per una stagione senz’altro migliore anche sul lato europeo e, visto il fallimento del 2013-14, non ci vorrà poi molto, tant’è che lo possiamo dire con un certo margine di "anti-scientifica sfrontatezza". 

Autore : Luca Angelini