00:00 4 Gennaio 2005

Il Vortice Polare mostra segni di cedimento in Stratosfera

E' un segnale importante dal punto di vista delle possibili conseguenze sul tempo; cosa potrebbe accadere?

Immaginatevi un pentolone pieno di acqua nel quale state girando molto rapidamente in senso antiorario un mestolone; lentamente aggiungete dei grani di sale nelle vicinanze dei bordi ed osservate che con grande velocità questi inizieranno a ruotare sempre nello stesso senso, rimanendo lontani dalla zona centrale del pentolone, senza rimescolarsi con l’acqua, che in buona parte si accumulerà verso il bordo formando una sorta di “buca” nella parte centrale.

In qualche modo qualcosa di simile succede alle masse d’aria quando il Vortice Polare è in piena forma; il Ciclone infatti in tali occasioni ruota molto rapidamente in senso antiorario portando ad una forte accelerazione della Corrente a Getto sul suo bordo meridionale, un fenomeno questo che impedisce alle masse d’aria calde subtropicali di risalire verso nord e rimescolarsi con il “catino freddo” che costituisce il Vortice.

Di conseguenza il Ciclone si rinforza e genera masse d’aria estremamente fredde (una “buca” fino a -90°C a circa 60 km di altezza) nel suo cuore, in prossimità del Polo.

Se questa situazione perdura troppo a lungo però si accumula talmente tanta aria calda ai Tropici da permettere prima o poi la sua intrusione verso il cuore del Ciclone, portando ad un indebolimento della grande “trottola”; in tal modo l’aria fredda che prima popolava il Polo è costretta a scendere verso sud, portando in qualche caso ad ondate di freddo durature nelle regioni colpite.

Quello che sta accadendo da qualche giorno a latitudini polari è proprio qualcosa di simile; in alta stratosfera (50-70 km di altezza) a livello dei Tropici si stanno lentamente formando due anticicloni caldi (uno molto robusto, uno più debole) che stanno stringendo in una morsa sempre più soffocante il Vortice, nel tentativo di risalire verso il Polo; una azione del genere potrà innanzitutto propagarsi verso quote inferiori entro la prima decade del mese, ma soprattutto potrà portare ad una discesa dell’aria fredda verso sud entro il 20-25 di gennaio.

In concreto cosa potrebbe accadere? Entro il 20-25 gennaio l’aria gelida appartenente al Vortice scivolerà rapidamente dal Polo verso latitudini inferiori, portando una ondata di freddo molto intensa nelle Regioni colpite; tuttavia è ancora presto per capire quale sarà l’obiettivo della colata fredda stessa, pertanto non si può dare una previsione ben precisa per il periodo preso in esame.

Ci sono comunque buone possibilità di un coinvolgimento di almeno una parte dell’Europa nell’irruzione di aria fredda; pertanto nel frattempo prendiamo atto di questo cambiamento di circolazione in corso alle alte quote, e vi consigliamo di seguire tutti gli aggiornamenti in merito.
Autore : Lorenzo Catania