00:00 12 Marzo 2013

Il maltempo non molla? Colpa del Getto troppo basso

Il flusso perturbato principale scorre impetuoso intorno ai 40° di latitudine e le sue ondulazioni mettono a stretto contatto masse d'aria polari con masse d'aria delle medie latitudini. Lo scontro e il conseguente maltempo sono inevitabili.

Mentre la primavera tenta di ritagliarsi uno spazio improbabile sul Mediterraneo, il maltempo imperversa. La circolazione polare non è più capace di contenere alle alte latitudini i suoi parossismi e così la cintura di vento che ne cinge il limite si è spinta a scorrere addirittura a latitudini mediterranee.

L’Italia come l’Inghilterra? Anche peggio. Il Mediterraneo è uno dei mari più ciclogenetici al mondo e situazioni come queste possono intrappolare nubi e piogge per giorni e giorni.

Quali sono i motivi per cui il flusso perturbato scorre a così basse latitudini? Essenzialmente lo sbilanciamento del vortice polare, in un contesto di cronica debolezza dello stesso. In altre parole, la circolazione polare punta l’asse verso l’Atlantico con rilascio di masse d’aria fredda, le quali si inoltrano verso le medie latitudini, dove vanno in scontro diretto con le masse d’aria temperata.

Nei prossimi giorni la situazione si complicherà ulteriormente perchè nel pozzo depressionario ormai insediatosi in pianta quasi stabile sul Mediterraneo, andrà a inserirsi un nucleo di aria artica marittima. Un mix esplosivo che culminerà con lo sviluppo di due perturbazioni in rapida sequenza, responsabili della fase culminante del maltempo attesa tra mercoledì e la prima parte di venerdì.

Non più solo pioggia in quel caso, ma anche nevicate a quote via via più basse, a partire in particolare dall’Appennino settentrionale, e via via verso quello centrale e meridionale.

Un temporaneo aumento della pressione tra venerdì pomeriggio e sabato darà luogo ad un miglioramento transitorio a partire dal nord ma la corrente portante, pur in lieve ritirata verso nord, rimarrà sempre troppo bassa e, già da domenica, ci porterà al cospetto dell’ennesima perturbazione atlantica con un ulteriore carico di piogge, questa volta destinate principalmente al nostro settentrione.

Autore : Luca Angelini