00:00 7 Febbraio 2006

Fino a metà mese nord all’asciutto, poi…

Dopo le nevicate di fine gennaio il nord ha ripreso il suo normale trend asciutto invernale ma fino a quando?

Ci ha impiegato quasi un mese l’anticiclone polare a dire la sua alle latitudini meridionali ma ora sembra arrivato il momento e tutti gli addetti ai lavori cercano di capire come la sua presenza potrà influenzare il tempo alle nostre latitudini.

Per il momento quello che si evince è molto semplice: la circolazione di febbraio sta seguendo la falsariga di quella dell’ultimo biennio con irruzioni fredde che interessano soprattutto le regioni adriatiche, il meridione e la regione alpina, il sud delle Alpi all’asciutto e il versante settentrionale alpino con frequenti nevicate.

Negli ultimi anni dopo la metà del mese la circolazione si è modificata gradualmente fino a spostare l’asse del maltempo sul settentrione tra l’ultima decade del febbraio e la prima decade di marzo.

Così potrebbe andare anche quest’anno stando alle mappe a disposizione oggi con un graduale cedimento dell’alta delle Azzorre anche ad ovest, l’inserimento di saccature e di quello che potremmo definire atlantico freddo, come capita sempre a fine inverno, quando il continente comincia a sentire più forti raggi del sole ma l’oceano seguita a raffreddarsi.

Queste ondulazioni delle correnti in quota però risulteranno inevitabilmente condizionate dalla presenza dell’anticiclone polare, eredità di quel riscaldamento stratosferico così studiato e indagato nell’ultimo mese.

Dunque tenetevi forte: il finale di stagione si preannuncia tutt’altro che noioso.
Autore : Alessio Grosso