Le Alpi come un grande laboratorio naturale che ci permette di studiare il clima che fu. E' partita domenica 17 e si concluderà sabato 23 giugno una staffetta di ricercatori e tecnici che operano nell'ambito dei programmi di ricerca sui cambiamenti climatici e ambientali del Comitato EvK2Cnr e del Progetto NextData del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
L'attrezzatura necessaria è stata posta ad oltre 4000 metri di quota sul Colle del Lys (Monte Rosa), al confine tra Italia e Svizzera. Gli operatori, coordinati da Valter Maggi del Dipartimento di Scienze Ambiente e Territorio dell'Università di Milano Bicocca, dovranno effettuare un profondo carotaggio. In loro ausilio anche il Corpo Guide di Alagna Valsesia.
L'obiettivo è quello di recuperare due lunghe carote di ghiaccio, del diametro di 8 centimetri, effettuando una delicata perforazione a grande profondità, dove si sono conservate intatte le tracce del clima dall'alba dell'industrializzazione fino ad oggi.Le operazioni si svolgono nelle ore notturne per garantire il mantenimento delle più basse temperature.
Le carote di ghiaccio, una volta estratte, verranno opportunamente sigillate e coibentate per il trasporto e saranno sottoposte a stratigrafia e campionatura per essere analizzate nei laboratori EuroCold del Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e del Territorio dell'Università di Milano-Bicocca. L'esperimento, oltre alla notevole importanza dal punto di vista della ricerca sul clima, apre la strada ad ulteriori studi che verranno condotti in Antartide con le medesime tecniche qui impegate.