00:00 20 Ottobre 2003

Come si sta muovendo adesso la perturbazione?

Vediamo la posizione dell'intero sistema frontale; cerchiamo anche di capire quale sarà la traiettoria che seguirà nelle prossime ore.

Una estesa e complessa perturbazione, collegata direttamente ad una depressione piuttosto profonda, sta ormai attraversando gran parte delle nostre regioni centro-settentrionali; si hanno infatti notizie di precipitazioni piuttosto diffuse su molte zone, accompagnate in alcuni casi da venti relativamente miti, specialmente sul versante tirrenico.

Entrando nel dettaglio e riferendoci alla elaborazione dell’immagine satellitare in figura, possiamo ben vedere come il fronte caldo (ossia il ramo del sistema frontale che separava l’aria fredda preesistente sulla Penisola, e quella più mite di origine mediterranea in arrivo da sud) sia ormai transitato, ed adesso si stagli sull’Austria.

Poche centinaia di chilometri più ad ovest però si intravede il fronte freddo, che introduce sul Mediterraneo una massa d’aria nuovamente più fresca, stavolta di origine oceanica; il contrasto fra le due correnti sta provocando la formazione di cellule temporalesche sul Mar Ligure e l’alto Tirreno, in graduale spostamento verso est.

Il fronte freddo continuerà la sua corsa verso est, attraversando tutte le regioni fra le Alpi, il Molise e la Campania entro la serata di oggi, portando aria più secca.

Infine molto più a nord, sulla Francia settentrionale, si distende il fronte occluso della perturbazione, che ha il compito di separare l’aria fresca oceanica appena descritta da quella fredda o gelida di origine artica, che ormai ha preso possesso di Scandinavia, Mare del Nord, Danimarca e parte del Regno Unito; con tutta probabilità questa sezione della perturbazione non ci interesserà, anzi si sposterà verso est, saltandoci del tutto.

Comunque entro la tarda mattinata di domani, martedì 21, la perturbazione avrà ormai abbandonato l’Italia, lasciandosi dietro uno “strascico” di nubi basse, con qualche rovescio che insisterà sulle regioni tirreniche fino alla serata, o addirittura fino alla nottata su mercoledì.
Autore : Lorenzo Catania