Nella serata di ieri vi avevamo parlato di un forte boato avvertito nella provincia di Belluno.
Sono giunte poi conferme sull'accaduto: un intenso boato è stato percepito in una vasta area del Nord-Est, fra bellunese e Medio Friuli/pordenonese attorno alle 18.30 del pomeriggio. Il rumore è stato così intenso da far tremare porte e finestre di abitazioni soprattutto nella zona di Belluno, da cui sono giunte tantissime segnalazioni. In Molti hanno pensato infatti a un terremoto e sono scesi in strada.
La causa è da attribuire al boom sonico, generato dal passaggio in quota di un aereo oltre la velocità limite del suono. Quando un velivolo (generalmente caccia militari) supera la cosiddetta barriera del suono provoca un boato assordante di pochi secondi che può essere avvertito anche in una vasta area.
Anche la prefettura si è mossa, con telefonate ai vigili del fuoco, ai carabinieri, alla polizia, per capire se all’origine del boato ci fosse un qualche tipo di scoppio. Infatti la prefettura non era stata informata di voli di addestramento militare.
«Il boato in Valbelluna era un aereo» ha postato l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, mentre il sindaco Jacopo Massaro ha assicurato in un post che non si erano verificati danni a persone o cose. La gente però, specie su Facebook, ha criticato brutalmente l’episodio, e c’è chi ha chiesto allo stesso Massaro se non fosse il caso di avviare proteste ufficiali.
Il comando dell'aeroporto di Aviano - in una nota - per conto del comando statunitense del 31st FW afferma che "In merito al boato simile ad un "boom sonico" udito in Friuli e nel Bellunese alle 18.34 circa di mercoledì 11 gennaioi , il 31 FW conferma la presenza dei suoi velivoli nella zona di addestramento al momento in cui si è verificato l'evento". "Le dinamiche dell'evento sono al vaglio del personale tecnico del 31st FW con l'intento di individuare le esatte cause e che simili circostanze non si ripetano in futuro."