00:00 6 Luglio 2011

Quella FERITA mai completamente rimarginata…

L'ondata di caldo che interesserà gran parte d'Italia nei prossimi giorni rischia di avere vita breve. Cerchiamo di capire il perchè.

Ecco una carta "notevole", incentrata per la metà del mese di luglio.

Niente paura! Si tratta di una proiezione a lungo termine, che andrà sicuramente rivalutata e ritoccata. Tuttavia, da qualche giorno, le elaborazioni in nostro possesso mostrano la riapertura di quella grossa "ferita" che mise sotto piogge e temporali gran parte della Penisola ad inizio giugno.

Dopo l’estate si è ripresa, anche se mai con la solidità che in passato ha contraddistinto questa stagione.

Il problema di quest’anno ( se di problema si può parlare) sta nella eccezionale forza del flusso zonale (da ovest verso est) sulla media Europa, quella forza che era venuta misteriosamente a mancare nei mesi di aprile e di maggio.

L’alta pressione delle Azzorre, quando può, ci mette una pezza. L’alta pressione africana fa lo stesso e stiracchiatamente il carrozzone estivo si muove. Tuttavia le due strutture si mostrano spesso deboli ed incapaci di contenere totalmente l’ingresso delle perturbazioni sul Mediterraneo.

I temporali di matrice marittima a luglio sono indice appunto di questa debolezza.

Nei prossimi giorni, come già accennato in altra sede, l’estate dovrebbe lanciare un acuto. Il cuneo portante africano che supporterà l’onda calda non sarà però nulla di eccezionale dal punto di vista barico.

Il rischio che, successivamente, tale figura venga "infilzata" dalle correnti fresche ed instabili dal nord Atlantico non è remoto. Verrà sfruttata sempre quella vecchia "ferita" che, in un modo o nell’altro finisce sempre per rovinare i piani della stabilità assoluta sul Mediterraneo. Ne riparleremo.

 

Autore : Paolo Bonino