00:00 28 Marzo 2020

Week-end variabile, lunedì nuovo moderato peggioramento

Atteso un nuovo moderato ingresso di aria fredda tra lunedì e mercoledì al nord e lungo l'Adriatico ma tutti i modelli ne ridimensionano le conseguenze. Non mancherà comunque qualche nevicata sull'arco alpino e sul Piemonte a quote basse tra lunedì sera e l'alba di martedì.

SITUAZIONE: la fase di maltempo che ha interessato gran parte d’Italia negli ultimi giorni, associata ad aria fredda, ha lasciato in eredità un po’ di instabilità, segnatamente al centro e al sud, dove anche oggi, pur in un contesto favorevole a schiarite, saranno possibili rovesci di pioggia pomeridiani a carattere sparso. Tempo più stabile a anche nettamente più mite al nord.

EVOLUZIONE: una lingua di aria fredda si metterà nuovamente in moto nella giornata di domenica sul centro Europa sino a raggiungere la Francia ed abbordare le Alpi: questo determinerà un’accentuazione dell’instabilità anche al nord, specie in montagna. Saranno i prodromi di un peggioramento un po’ più importante che interverrà lunedì, quando si scaverà una blanda depressione al suolo a ridosso del nostro settentrione e dell’aria fredda proverà a sfondare sul settentrione.

Ecco la carta barica prevista dal modello americano per l’alba di lunedì 30 marzo, dove si scorge l’aria fredda prossima alle Alpi e la depressione al nord:

CONSEGUENZE: tra lunedì e l’alba di martedì si avranno precipitazioni ad intermittenza su gran parte d’Italia, ma soprattutto al nord, dove sulle Alpi risulteranno più continue e a carattere nevoso sin sotto i 1000m. Nella notte su martedì 31, cioè a fine peggioramento, affluirà aria ulteriormente fredda che potrebbe portare tale limite a 400-500m, anche se i fenomeni tenderanno ormai a localizzarsi sull’estremo nord-ovest. Ecco la carta termica prevista a 1500m per la notte su martedì 31 marzo:

 

Il RIDIMENSIONAMENTO della situazione prevista solo sino a 12-18 ore fa risulta comunque molto evidente. Clamoroso l’errore del modello europeo che ha influenzato le previsioni di molti centri previsionali anche istituzionali, dove si paventava un rischio di neve concreto per la Valpadana.

L’aria fredda comunque non rimarrà confinata ai Balcani e a quello sbuffo padano, perché mercoledì 1° aprile è attesa di nuovo anche in Adriatico, come si nota dall’analisi termica a 1500m del modello americano:

EVOLUZIONE SUCCESSIVA: tra giovedì 2 e venerdì 3 aprile una depressione al suolo in movimento dalle Baleari alla Sardegna e poi verso il basso Tirreno porterà piogge al centro e soprattutto al sud, mentre il tempo rimarrà asciutto al nord e le temperature risaliranno.

COLPO di SCENA: appaiono oggi in netto ribasso le opzioni che fino a ieri prevedevano un terzo affondo di aria artica sin sul centro Europa e poi diretta in parte anche verso l’Italia. L’opposizione di una zona di alta pressione prima e la ripartenza tenace delle correnti da ovest ha fatto perdere completamente attendibilità a questa opzione. E’ pertanto possibile che da sabato 4 si vada verso una fase più stabile e più calda, che avremo modo di confermare o smentire nei prossimi aggiornamenti!
 

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Autore : Alessio Grosso