Eh si, in molte stazioni delle Alpi occidentali si potrebbe arrivare a fine stagione così, se non interverranno precipitazioni nevose importanti entro l'inizio di marzo. E arriveranno? Le probabilità non sono moltissime, ma sono in aumento proprio per la fine del mese.
La situazione attuale vede l'ultimo impulso freddo raggiungere la Penisola da est e provocare l'approfondimento di una depressione all'estremo sud con conseguente generoso maltempo su Sicilia e Calabria e ancora qualche spruzzata di neve lungo l'Adriatico.
In breve tempo però, già entro la mattinata di sabato 11, l'anticiclone si sarà ripreso possesso del territorio, confinando una residua instabilità solo all'estremo sud e riconsegnando all'Italia temperature diurne decisamente più miti.
E succederà qualcosa nei giorni successivi? Aldilà di qualche residuo disturbo al sud tra domenica 12 e lunedì 13, il tempo rimarrà caratterizzato dalla presenza stabilizzante dell'anticiclone e al massimo potrà formarsi qualche nebbia sulle pianure, specie del nord-est.
Tra mercoledì 15 e giovedì 16 febbraio una saccatura proverà a sfondare da ovest ma con esiti davvero molto modesti, come si nota qui sotto, dove siamo stati anche molto ottimisti, scegliendo la mappa dove la blanda area depressionaria proverà a coinvolgere le nostre regioni settentrionali e parte del Tirreno con nuvolaglia e qualche fenomeno, ma l'attendibilità è davvero bassa:
La media degli scenari mette in evidenza effettivamente un debole cavetto d'onda depressionario, evidenziato dal tratto nero, ma anche la presenza sempre ingombrante dell'alta pressione, mentre sul nord Europa seguiterà a correre la corrente a getto, portando venti forti in Atlantico:
Ecco l'indice di affidabilità (meglio noto come spread o differenziale) che evidenzia queste smagliature nel campo anticiclonico, ma nulla di più ed evidenzia la grande difficoltà dei modelli nell'inquadrare anche la situazione sul nord Europa:
Sino a lunedì 20 febbraio non si vede molto altro, mentre nei giorni immediatamente successivi si scorgono tentativi più intraprendenti di una saccatura fredda, in allungo da nord almeno verso l'Adriatico e i Balcani, così come già abbiamo evidenziato in precedenti articoli:
Anche questo tentativo da nord viene giudicato poco attendibile dai modelli, almeno sino a giovedì 23 o venerdì 24, quando il modello americano invece suggerisce in diversi perturbatori un affondo molto più importante e di conseguenza anche più considerato (stranamente, stante la distanza temporale).
L'affondo da nord andrebbe infatti a coinvolgere in modo deciso l'ovest del Continente con risvolti finalmente PIOVOSI e NEVOSI (per le Alpi) tra nord e centro:
Sarebbe un bel regalo di fine inverno, ma siamo davvero lontani, anche se il modello americano gli strizza un po' l'occhio.
RIASSUMENDO
Un cambiamento importante ad oggi non viene visto dai modelli prima del 23-24 febbraio e oltretutto con attendibilità ancora da verificare, mentre tra il 15 e il 16 potrebbero esserci solo disturbi modesti, probabilmente limitati alla Sardegna, per il resto da sabato 11 in poi l'alta pressione tornerà a dominare la scena su quasi tutta la Penisola sino all'inizio della terza decade del mese. Seguite comunque tutti i prossimi aggiornamenti!