Temporali, temporali, temporali e poi piove solo su aree circoscritte e la gente dice: "ma dove sono sti temporali, mah?".
Beh, innanzitutto il temporale non è perturbazione e la sua caratteristica principale è quella di colpire su aree circoscritte, poi l'instabilità si misura su tre gradi: quella lieve che determina temporali isolati, quella moderata che favorisce temporali sparsi e quella marcata, che provoca temporali diffusi.
Nel fine settimana sperimenteremo il secondo grado e lunedì 5 probabilmente anche il terzo, tuttavia i fenomeni colpiranno prevalentemente nord e centro e in misura inferiore il meridione.
Ecco l'analisi in quota che evidenzia una volta di più la mancanza di adeguata copertura anticiclonica estesa, con un canale instabile proprio in coincidenza del nostro settentrione e delle regioni centrali:
Una temporanea e parziale rimonta anticiclonica, tra martedi 6 e mercoledì 7 giugno potrebbe riportare una maggiore stabilità e favorire solo il primo grado dell'instabilità, quella lieve, con il temporale isolato sui monti e con temperature in rialzo.
Subito dopo però ecco l'instabilità che tornerebbe a colpire con una certa ostinazione, da giovedì 8 a sabato 10 giugno, come mostra anche questa mappa, così si tornerebbe all'instabilità marcata con temporali diffusi su gran parte del Paese, questa volta anche al sud:
Certo c'è di che sorprendersi e come direbbe Zalone si potrebbe domandare: "ma è del mestiere questo?" Vi possiamo assicurare di si, e che l'ipotesi instabile è tutt'altro che campata in aria. Queste le conseguenze sul piano precipitativo proprio sino all'8 giugno compreso, si salverebbe solo la Puglia e altre limitate aree del Paese:
In un simile contesto saranno colpite anche le grandi aree urbane del nord, comprese Torino, Milano, Brescia, Verona, Venezia, ma anche di parte del centro, della Sardegna e della Sicilia. Altro che temporali sulle zone montuose...