SITUAZIONE: la zona di alta pressione, responsabile delle temperature eccezionalmente miti sulle Alpi e al nord, indotte peraltro soprattutto dai venti di Foehn, tende gradualmente ad indebolirsi lasciando spazio inizialmente ad una debole saccatura e concedendo invece il passaggio di una perturbazione più attiva tra venerdì e sabato tra centro Italia e Triveneto.
EVOLUZIONE: il fronte sarà seguito da aria fredda di origine artica che riuscirà a farsi strada soprattutto sulle nostre regioni settentrionali rendendo il clima rigido nella giornata di domenica.
Lunedì riprenderà la spinta delle correnti occidentali e due nuovi fronti raggiungeranno l'Italia tra il 4 ed il 6, recando inizialmente neve sino a bassa quota al settentrione.
COMMENTO: torna una parvenza d'inverno sull'Italia ma il vortice polare, pur rallentando, rimane sufficientemente dinamico da impedire scambi meridiani intensi. Di conseguenza anche l'indice Nao, che segnala l'andamento pressorio alle varie latitudini europee, lascia intendere che le basse pressioni tenderanno ancora a collocarsi sul nord del Continente e le alte pressioni a sud. Insomma la stagione, pur con qualche miglioramento, non sembra certo destinata a passare alla storia. Aspettiamo però gli aggiornamenti sui riscaldamenti della stratosfera polare.
OGGI: ancora bel tempo ovunque ma con tendenza ad aumento della nuvolosità sulle coste dell'alto Tirreno e della Liguria. In serata nubi in aumento anche sul resto del nord-ovest ma tempo secco. Per il resto giornata soleggiata o velata. Temperature in ulteriore lieve generale flessione.
DOMANI: le correnti meridionali che segnaleranno l'avvicinamento di un fronte dalla Francia (che comunque non valicherà le Alpi) recheranno annuvolamenti al nord e sull'alto e medio Tirreno. Al settentrione possibile qualche pioviggine sparsa. Altrove ancora poco nuvoloso o velato. Temperature in aumento nei valori minimi, massime in diminuzione nelle aree raggiunte dalla nuvolosità, per il resto stazionarie.