00:00 21 Ottobre 2016

Che tempo farà? Le 8 cose da sapere!

Il tempo sino ai primi di novembre: tutto quello che c'è da sapere!

La foto del giorno: guardate che nevicata ieri presso il rifugio Zacchi, nei pressi dei Laghi di Fusine, nel Tarvisiano a 1300m, sono caduti 20cm, foto di Stefano Montù.

Il momento peggiore del fine settimana risulterà la mattinata di domenica 23 ottobre, quando su Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta, potrà verificarsi qualche debole precipitazione, anche nevosa oltre i 1800m. Precipitazioni attese anche sulla Sicilia, la Calabria e forse la costa campana sottoforma di temporali sparsi.

Il momento più caldo della prossima settimana sarà il pomeriggio di martedì, quando su Sardegna e Sicilia potranno raggiungersi anche picchi superiori ai 30°C e sul resto del sud di 28-29°C, sul Lazio e la Toscana potranno registrarsi valori sino a 27°C, al nord sino a 22°C.

Le precipitazioni potrebbero tornare a cadere sul medio Adriatico e sul meridione tra giovedì e sabato, sottoforma di rovesci o brevi temporali, accompagnati da raffiche di vento. Poi anche su queste zone interverrà un miglioramento, non sono al momento previsti fenomeni sul resto d’Italia.

Le temperature rientreranno nell’ambito della media da giovedì 27 ottobre e vi rimarranno sino a fine mese.

Il tempo potrebbe mutare nuovamente entro i primi giorni di novembre con correnti da nord-ovest in arrivo sull’Italia e indebolimento dell’alta pressione. Se tale linea di tendenza dovesse risultare confermata, sperimenteremo condizioni di variabilità, con qualche momento piovoso su regioni di nord-est, Liguria, poi centro e sud del Paese.

Se invece di correnti nord-occidentali dovesse proprio sfondare una saccatura (ipotesi ancora remota) il maltempo coinvolgerebbe gradualmente un po’ tutto il Paese a partire dai settori di nord-ovest.

L’andamento del mese di novembre dipenderà dallo stato di forma ma anche dalla dislocazione del vortice polare con i suoi tentacoli freddi; se si protenderanno verso sud l’Italia potrebbe sperimentare anche fasi perturbate e piuttosto fredde.

In ogni caso si nota in maniera sempre più lampante l’innalzamento verso nord del flusso zonale atlantico con il suo carico di perturbazioni. Sull’Italia da ovest ne transitano sempre meno…
 

Autore : Alessio Grosso