00:00 31 Marzo 2008

Rogito nei cieli, le nuvole da oggi hanno un proprietario

Un regolare atto notarile ha sancito la piena proprietà privata di cumuli e cirri. Il padrone di casa dei nostri cieli è un ecologista russo. Si spera almeno di non dover pagare un affitto ad ogni perturbazione in transito

Il comunismo in Russia è proprio finito. Ora non solo la proprietà privata messa al bando dal pensiero di Marx è stata rivalutata ma addirittura è stata estesa laddove non si era mai arrivati. Da oggi perfino le nuvole hanno un padrone.

Si, avete sentito bene! Le nuvole, le perturbazioni, i cicloni i temporali, tutti quelli che sorvolano il nostro Pianeta hanno un padrone ufficiale. Oggetto della privatizzazione selvaggia sono infatti nientemeno che i coreografici e simpatici batuffoli sparsi nell’azzurro delle nostre giornate. Protagonista di questa trovata un ecologista: Vladimir Osipov.

Il quotidiano russo Novie Izvestia, la testata che ha divulgato la curiosa notizia, ha aggiunto che il passaggio di proprietà tra il Padre Eterno e il signor Osipov è stato regolarizzato con tanto di atto notarile.

Il medesimo, perfezionato regolarmente l’acquisto, ha subito pensato di ristrutturare, a spese non si sa di chi, la sua proprietà ripulendola dalle emissioni inquinanti prodotte dalle fabbriche. Ma non finisce qui.

Osipov, forte di conoscenze tanto altolocate nell’alto dei cieli, ha subito pensato che il protocollo di Kyoto fosse obsoleto e per questo ha pensato di fondare una organizzazione personale battezzata “protocollo di Ieisk” la cui denominazione solo un po’ più difficile da pronunciare da parte dei consumatori occidentali, deriva dalla città natale del personaggio.

Lotta al Global Warming? Trovata pubblicitaria? Delirium onnipotentis? Di sicuro il nostro ecologista (che lo ha anche affermato esplicitamente) è in cerca di adesioni, di “azionisti” che finanzino il suo progetto il quale peraltro presenta molti lati oscuri, anzi fumosi, proprio come le nuvole.

Non è ancora chiaro infatti cosa accadrà se un domani gli si presentarà dinnanzi una richiesta di risarcimento da parte di popolazioni alluvionate o di Paesi investiti da uragani. Di sicuro in quel frangente il nostro ecologista russo avrà come ultimo dei problemi quello dell’effetto serra, sempre che nel frattempo quest’ultimo non abbia trovato un proprietario pronto a mettergli i bastoni fra le ruote.
Autore : Luca Angelini