00:00 1 Giugno 2020

Coronavirus, dal 3 Giugno via libera agli spostamenti: ecco cosa si potrà e non si potrà fare

Mancano meno di 48 ore all’atteso via libera agli spostamenti fra regioni, previsto per Mercoledì 3 Giugno.
Sebbene alcuni governatori e numerose persone manifestino dubbi e timori, è ormai assodato che dal 3 Giugno tutte le regioni apriranno i loro confini. Sono sfumati infatti altri scenari come quello che prevedeva una "riapertura" posticipata per alcune regioni più a rischio.
Dal 3 Giugno quindi  si potrà tornare a spostarsi e a viaggiare fra una zona e l’altra d’Italia, ma attenzione perché non sarà un "liberi tutti" definitivo e totale. Ci saranno infatti ancora condizioni e norme finalizzate ad abbassare i rischi di eventuali contagi.
E naturalmente, rimane l’obbligo di rimanere presso il proprio domicilio per chi è in quarantena e per chi ha un’infezione respiratoria con febbre superiore ai 37,5°.
Vediamo in sintesi cosa si potrà e non si potrà fare in questa che possiamo definire una "fase 2 avanzata".

Spostamenti fra regioni

Come detto ci sarà il via libera agli spostamenti fra regioni d’Italia. Tuttavia alcune regioni del Sud, come Sardegna, Campania e Sicilia (dove la quarantena per chi arriva da fuori è ancora prevista fino al 7 giugno) e probabilmente anche il Lazio potrebbero adottare qualche limitazione per chi decide di spostarsi verso queste zone da altre regioni di Italia (specialmente da Lombardia e altre regioni del nord). 

Distanze sociali

Resta sempre il divieto di assembramenti e la norma del distanziamento interpersonale di almeno 1 metro. Nessun limite di numero agli incontri con amici fuori o a casa propria, basta che si riesca a mantenere appunto la distanza di sicurezza.

Viaggi in auto e moto

In auto si potrà viaggiare tutti insieme solo se si fa parte dello stesso nucleo familiare, altrimenti saranno consentite (come adesso) al massimo 2 persone, entrambe con la mascherina: il guidatore e un solo passeggero sul sedile posteriore. Tre persone, invece, se la macchina è dotata di tre file di sedili. In moto si dovrà andare da soli. Ammesso portare un`altra persona dietro solo se abita nella stessa casa. Al momento c’è solo il caso particolare della Liguria, dove un`ordinanza consentirà di andare in due, anche non conviventi, indossando casco integrale e mascherina.

Mascherine

L`obbligo di indossare le mascherine all`aperto resta, fino a contrordine, in Lombardia, Trentino, Friuli Venezia-Giulia, Campania e a Genova, sebbene in realtà la scienza e i virologi affermino in modo pressochè unanime che all’aperto non siano necessarie se si mantiene la distanza sociale di almeno 1 metro.
Per non creare confusione fra le regioni, sarebbe bastato prescriverne l’uso all’aperto solo nel caso non si riesca a mantenere la distanza di almeno 1 metro con persone non conviventi, in modo da evitare situazioni paradossali ed assurde come quelle di persone che camminando da soli e in luoghi isolati o ciclisti siano inutilmente obbligate ad indossarle (pensiamo sempre anche all’inquinamento che provocano milioni di mascherine che vengono gettate).

Viaggi fuori dall’Italia

Sono ancora pochissimi gli Stati che hanno aperto le porte agli italiani: solo Francia (con un`autocertificazione), Svezia, Serbia, Albania e Croazia (con la prenotazione di un albergo). Germania, Olanda, Portogallo, Islanda e Turchia potrebbero riaprire le frontiere il 15 giugno.

Vacanze al mare

Non si potrà più piantare l`ombrellone troppo vicino agli altri. Le linee guide per la fruibilità delle spiagge in sicurezza prevedono un`area di dieci metri quadri per ogni ombrellone, anche se Veneto ed Emilia-Romagna hanno aumentato lo spazio fino a 12 metri. Nei prossimi giorni spiagge e stabilimenti balneari stabiliranno regole dettagliate.

Divertimento
Molte regioni hanno deciso che tra pochi giorni potranno riaprire anche le discoteche. In Sicilia, musica a tutto volume a partire dall`8 giugno, ma con il divieto di ballare. I ragazzi potranno solo ascoltare la musica. Altre regioni stanno valutando la riapertura a partire dal 15.

Cerimonie

È pronto a ripartire anche il settore dei matrimoni in strutture che consentono un rinfresco senza buffet, ma con servizio ai tavoli. Questo è un settore comunque che resta profondamente colpito dall’emergenza: la gran parte dei futuri sposi ha infatti preferito rimandare le nozze al 2021.

Autore : Redazione MeteoLive.it