00:00 21 Marzo 2013

Primavera con pochi fiori? E’ solo questione di tempo…

La primavera avanza! Tenete d'occhio alberi, gemme e fiori.

Dopo gli ultimi eventi meteo accaduti, suona quasi difficile parlare di primavera dalle nostre parti. Il freddo, la neve ed il vento hanno riportato alcune regioni italiane (specie quelle settentrionali) in pieno inverno, nonostante il calendario sia favorevole alla stagione dei fiori. Rispetto agli ultimi anni, le fioriture risultano in ritardo. Nessuno si aspetta il verde alla metà di marzo, ma nemmeno alberi con rami completamente spogli e neve al suolo a fare da corollario.

Il freddo indubbiamente influisce sulle infiorescenze e l’apertura delle gemme. In Liguria la mimosa quest’anno è fiorita in netto ritardo proprio a causa delle temperature rigide ed il vento forte. Anche le roverelle, un tipo di quercia che solitamente mantiene le foglie attaccate ai rami tenacemente fino a febbraio, quest’anno si presentano quasi completamente spoglie a testimoniare la forza degli elementi che hanno caratterizzato il nostro inverno.

Consideriamo anche la quasi assenza di soleggiamento che abbiamo avuto in questi mesi ed il gioco è fatto. Nei prossimi giorni la situazione meteorologica in Italia non cambierà di molto. Avremo progressi termici specie al centro-sud, mentre al nord il rischio di nuovi ritorni di freddo non sarà ancora scongiurato

Tuttavia, non appena la primavera riuscirà finalmente ad imporsi con un soleggiamento più deciso, avremo "un’esplosione" delle fioriture dalle nostre parti, stante le piogge abbondanti che abbiamo avuto negli ultimi mesi, con buona pace per gli allergici!

Le gemme si apriranno, i fiori sbocceranno sia per un maggiore tepore, sia per la luminosità che in questo periodo è già abbastanza intensa. Provate a fare un confronto tra una giornata di gennaio ed una di marzo. Noterete innanzitutto una maggiore lunghezza del dì sulla notte, ma anche un maggior potere luminoso (oltrechè riscaldante) del sole sulla terra.

L’effetto del "fotoperiodo" (ovvero le ore di luce presenti nell’arco della giornata) e le temperature via via più miti imporranno l’apertura delle gemme e dei fiori, ovviamente a seconda delle varie specie. Volendo fare un distinguo, il carpino nero schiude le gemme più rapidamente rispetto alle robinie. Anche i faggi schiudono le gemme abbastanza presto, rispetto ad esempio ai castagni che rinverdiscono solo a primavera inoltrata.

Autore : Paolo Bonino