00:00 24 Maggio 2011

Quando l’aria è instabile ma pochi se ne accorgono

Le sorprese di una tipica giornata primaverile.

Immaginiamoci sdraiati su un prato verde per un pc-nic domenicale primaverile. Nelle prime ore del mattino è transitato qualche altocumulus castellanus, ma nessuno se n’è accorto o meglio nessuno ha dato alcun peso a quelle nubi insignificanti.

Poi è tornato il sereno, perchè tra le 10 e le 11 l’aria ritrova la stabilità perduta, ma solo temporaneamente.
Insieme al sereno, ecco però un po’ di foschia, l’aria è un po’ pesante, c’è umidità nei campi. D’improvviso a poche decine di metri da noi, sulla nostra verticale, è comparsa una nube cumuliforme e è c’è stato un piccolo colpo di vento.

Si è staccata una termica: l’aria calda che è salita ed è condensata in nube deve essere subito rimpiazzata dall’aria fredda, perchè la natura vuole immediatamente ritrovare l’equilibrio perduto.

Cosa ha favorito quel distacco?
1 l’insolazione
2 la presenza di una strada asfaltata poco distante dal prato
3 il fisiologico abbassamento della pressione atmosferica

Da dove è arrivato invece il colpo di vento che ha riportato in equlibrio la situazione? Dal prato verde dove noi eravamo seduti. Aria più fredda che va a convergere verso il "buco" lasciato dall’aria calda in salita. E’ il classico schema delle alte e basse pressioni: divergenza-convergenza.

Certo, per valutare se l’aria è davvero instabile, in assenza di un diagramma termodinamico bisognerà ricorrere alla nostra esperienza. Osserviamo il cumulo: sale ancora?
Si disfa?
Si distende lateralmente?
Forma una piccola incudine?
Questa però è un’altra storia.

In questa sede vogliamo solo capire se il cumulo trarrà del vantaggio nella sua breve vita dalla presenza di un certo tipo di territorio.
Cosa favorisce il suo ulteriore sviluppo?
1 un grosso posteggio di auto
2 un campo arato
3 una zona sabbiosa
4 una zona ad alta densità abitativa
5 una zona sassosa
6 un prato asciutto

Cosa lo inibisce?
1 un lago
2 un fiume
3 un bosco
4 una risaia
5 una zona innevata
6 un ghiacciaio

Come vedete l’osservazione congiunta cumulo-territorio è sempre molto importante ai fini della valutazione di una possibile attività temporalesca.
 

Autore : Alessio Grosso